Questa ricerca propone l’analisi delle dinamiche storico-politiche che tra il 1934 e il 1979 portarono una parte degli abitanti delle comunità indigene dello stato del Chiapas, nel Messico meridionale, ad abbracciare la confessione protestante. Attualmente, la maggioranza della popolazione messicana si dichiara di cattolica, una percentuale elevata se considerato che durante il XX secolo il cattolicesimo romano venne fortemente osteggiato dalle politiche liberali e anticlericali dei governi messicani post-rivoluzionari. Tuttavia, un’eccezione è rappresentata dallo Stato del Chiapas, a prevalenza indigena, dove a partire dagli anni Cinquanta tra le comunità indigene si affermarono le Chiese evangeliche, i cui valori furono ri-significati all’interno di una logica di dissidenza politico-religiosa attuata dagli indigeni nei confronti delle autorità indigene. Nella prima parte della ricerca si descrive la politica ambivalente attuata dal governo di Lázaro Cárdenas del Río (1934-1940) nei confronti della Chiesa romano-cattolica da un lato e delle Chiese evangeliche di provenienza statunitense dall’altro. In particolare, si descrive il risvolto che tale ambivalenza ebbe nell’ambito delle riforme sociali e educative. Per aumentare i tassi di alfabetizzazione tra la popolazione rurale e soprattutto indigena, Cárdenas avviò una collaborazione con il Summer Institute of Linguistics, ente protestante fondato da William Cameron Towsend (1896-1982), i cui missionari venivano formati per portare il messaggio evangelico tra gli indigeni attraverso l’insegnamento, la medicina moderna e le opere assistenziali. Nella seconda parte dell’elaborato, attraverso il caso studio rappresentato dalle comunità indigene situate nella zona di Los Altos de Chiapas, si approfondiscono le modalità di realizzazione dei progetti di sviluppo attuati dall’Ministero di Educazione Pubblica messicano in collaborazione con i missionari-linguisti del Summer Institute of Linguistics. Tali programmi furono influenzati da un movimento politico-culturale che prese il nome di Indigenismo, il quale proponeva la teoria dell’assimilazione degli indigeni nella società mestiza messicana come soluzione al miglioramento delle loro condizioni di vita attraverso l’abbandono di pratiche quali la stregoneria, il fanatismo religioso, il consumo elevato di alcolici e il monolinguismo. Nella terza parte, si descrive la ricezione di tali missioni dal punto di vista della popolazione locale: sino agli anni Settanta tali missioni furono perlopiù ostacolate dalle élites indigene sostenitrici del cattolicesimo costumbrista. Successivamente, a causa di conflitti scoppiati all’interno delle comunità, le Chiese evangeliche rappresentate da queste missioni costituirono una possibilità per la popolazione locale di sottrarsi al controllo delle élites indigene, che detenevano sia il potere religioso che quello politico, e di riappropriarsi di uno spazio politico-simbolico attraverso la conversione religiosa, che finì per indentificarsi con la resistenza indigena.
Lingua, religione e potere. Il Summer Institute of Linguistics nelle comunità indigene di Los Altos de Chiapas, 1934-79
PINAZZA, MARTA
2023/2024
Abstract
Questa ricerca propone l’analisi delle dinamiche storico-politiche che tra il 1934 e il 1979 portarono una parte degli abitanti delle comunità indigene dello stato del Chiapas, nel Messico meridionale, ad abbracciare la confessione protestante. Attualmente, la maggioranza della popolazione messicana si dichiara di cattolica, una percentuale elevata se considerato che durante il XX secolo il cattolicesimo romano venne fortemente osteggiato dalle politiche liberali e anticlericali dei governi messicani post-rivoluzionari. Tuttavia, un’eccezione è rappresentata dallo Stato del Chiapas, a prevalenza indigena, dove a partire dagli anni Cinquanta tra le comunità indigene si affermarono le Chiese evangeliche, i cui valori furono ri-significati all’interno di una logica di dissidenza politico-religiosa attuata dagli indigeni nei confronti delle autorità indigene. Nella prima parte della ricerca si descrive la politica ambivalente attuata dal governo di Lázaro Cárdenas del Río (1934-1940) nei confronti della Chiesa romano-cattolica da un lato e delle Chiese evangeliche di provenienza statunitense dall’altro. In particolare, si descrive il risvolto che tale ambivalenza ebbe nell’ambito delle riforme sociali e educative. Per aumentare i tassi di alfabetizzazione tra la popolazione rurale e soprattutto indigena, Cárdenas avviò una collaborazione con il Summer Institute of Linguistics, ente protestante fondato da William Cameron Towsend (1896-1982), i cui missionari venivano formati per portare il messaggio evangelico tra gli indigeni attraverso l’insegnamento, la medicina moderna e le opere assistenziali. Nella seconda parte dell’elaborato, attraverso il caso studio rappresentato dalle comunità indigene situate nella zona di Los Altos de Chiapas, si approfondiscono le modalità di realizzazione dei progetti di sviluppo attuati dall’Ministero di Educazione Pubblica messicano in collaborazione con i missionari-linguisti del Summer Institute of Linguistics. Tali programmi furono influenzati da un movimento politico-culturale che prese il nome di Indigenismo, il quale proponeva la teoria dell’assimilazione degli indigeni nella società mestiza messicana come soluzione al miglioramento delle loro condizioni di vita attraverso l’abbandono di pratiche quali la stregoneria, il fanatismo religioso, il consumo elevato di alcolici e il monolinguismo. Nella terza parte, si descrive la ricezione di tali missioni dal punto di vista della popolazione locale: sino agli anni Settanta tali missioni furono perlopiù ostacolate dalle élites indigene sostenitrici del cattolicesimo costumbrista. Successivamente, a causa di conflitti scoppiati all’interno delle comunità, le Chiese evangeliche rappresentate da queste missioni costituirono una possibilità per la popolazione locale di sottrarsi al controllo delle élites indigene, che detenevano sia il potere religioso che quello politico, e di riappropriarsi di uno spazio politico-simbolico attraverso la conversione religiosa, che finì per indentificarsi con la resistenza indigena.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25027