La tesi analizza le differenze tra finanza classica e comportamentale, evidenziandone limiti e potenzialità. La finanza classica è introdotta tramite teorie fondamentali come il CAPM, la Teoria dell'Utilità Attesa, la teoria dell'EMH e la Teoria di Portafoglio di Markowitz che, sebbene rilevanti, mostrano dei limiti nel rappresentare comportamenti reali, spesso influenzati da irrazionalità e bias sistematici. Si vedrà come la finanza comportamentale approfondisce i processi decisionali in contesti di incertezza. Verrà preso come riferimento principale la Teoria del Prospetto di Kahneman e Tversky e saranno inoltre descritte le caratteristiche fondamentali della finanza comportamentale quali le euristiche (rappresentatività, disponibilità, ancoraggio) e i bias cognitivi (overconfidence, ottimismo eccessivo, bias di conferma). Questi elementi spiegano le deviazioni dalle scelte razionali previste dai modelli classici. Nella parte finale verranno descritte le modalità tramite cui l'irrazionalità degli agenti economici possa portare alla formazione di bolle speculative. In conclusione, verranno approfonditi i nudges - intesi come "spinte gentili" - e il ruolo del consulente finanziario come mezzi fondamentali per aiutare gli agenti economici ad affrontare le scelte in ambito finanziario e non solo.
Nuove prospettive nella teoria finanziaria: il contributo della finanza comportamentale
VERDI, EMILIANO
2023/2024
Abstract
La tesi analizza le differenze tra finanza classica e comportamentale, evidenziandone limiti e potenzialità. La finanza classica è introdotta tramite teorie fondamentali come il CAPM, la Teoria dell'Utilità Attesa, la teoria dell'EMH e la Teoria di Portafoglio di Markowitz che, sebbene rilevanti, mostrano dei limiti nel rappresentare comportamenti reali, spesso influenzati da irrazionalità e bias sistematici. Si vedrà come la finanza comportamentale approfondisce i processi decisionali in contesti di incertezza. Verrà preso come riferimento principale la Teoria del Prospetto di Kahneman e Tversky e saranno inoltre descritte le caratteristiche fondamentali della finanza comportamentale quali le euristiche (rappresentatività, disponibilità, ancoraggio) e i bias cognitivi (overconfidence, ottimismo eccessivo, bias di conferma). Questi elementi spiegano le deviazioni dalle scelte razionali previste dai modelli classici. Nella parte finale verranno descritte le modalità tramite cui l'irrazionalità degli agenti economici possa portare alla formazione di bolle speculative. In conclusione, verranno approfonditi i nudges - intesi come "spinte gentili" - e il ruolo del consulente finanziario come mezzi fondamentali per aiutare gli agenti economici ad affrontare le scelte in ambito finanziario e non solo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24987