Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione e la sensibilità verso la violenza di genere e la narrazione che viene fatta dalla stampa, tant'è che nel 2017 la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha varato insieme a Giulia Giornaliste, Usigrai e al Sindacato dei Giornalisti del Veneto, il Manifesto di Venezia, una carta per il rispetto e la parità di genere nell’informazione. Il documento in questione dovrebbe essere un faro nella notte per i giornalisti che riportano casi di femminicidio, guidandoli anche a livello linguistico per evitare di proporre una narrazione stereotipata e fuorviante rispetto al tema, che è innanzitutto una problematica di tipo sociale e come tale deve essere affrontata. Cosa succede quando queste prescrizioni non vengono rispettate? In che modo una certa narrazione può influenzare emotivamente i lettori nella comprensione delle notizie di violenza estrema contro le donne? Per rispondere a queste domande è stato proposto un esperimento psicolinguistico consente di vedere in che modo un certo tipo di linguaggio può innescare una lettura stereotipata della notizia, andando così a rafforzare la cultura dello stupro e, più in generale, quella patriarcale. I risultati permettono di confermare e ribadire l'importanza della pratica giornalistica per superare gli stereotipi di genere, fornendo alla società gli strumenti per poterla comprendere e, di rimando, anche combattere.

Sfumature di nera. Come la cronaca racconta i femminicidi

DUCOLI, MARIA
2023/2024

Abstract

Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione e la sensibilità verso la violenza di genere e la narrazione che viene fatta dalla stampa, tant'è che nel 2017 la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha varato insieme a Giulia Giornaliste, Usigrai e al Sindacato dei Giornalisti del Veneto, il Manifesto di Venezia, una carta per il rispetto e la parità di genere nell’informazione. Il documento in questione dovrebbe essere un faro nella notte per i giornalisti che riportano casi di femminicidio, guidandoli anche a livello linguistico per evitare di proporre una narrazione stereotipata e fuorviante rispetto al tema, che è innanzitutto una problematica di tipo sociale e come tale deve essere affrontata. Cosa succede quando queste prescrizioni non vengono rispettate? In che modo una certa narrazione può influenzare emotivamente i lettori nella comprensione delle notizie di violenza estrema contro le donne? Per rispondere a queste domande è stato proposto un esperimento psicolinguistico consente di vedere in che modo un certo tipo di linguaggio può innescare una lettura stereotipata della notizia, andando così a rafforzare la cultura dello stupro e, più in generale, quella patriarcale. I risultati permettono di confermare e ribadire l'importanza della pratica giornalistica per superare gli stereotipi di genere, fornendo alla società gli strumenti per poterla comprendere e, di rimando, anche combattere.
2023
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Bozza tesi completa .docx (1) (1).pdf

accesso aperto

Dimensione 1.4 MB
Formato Adobe PDF
1.4 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24982