Questo elaborato ha lo scopo di esplorare il modo attraverso cui viene “fatta e agita” la parentela nel contesto della mia ricerca – ossia, la comunità LGBTQIA+ in Veneto (Italia) – al di là del valore che l’Occidente e, più specificamente, la società italiana assegnano ai legami di consanguineità. Relativamente alle persone facenti parte della comunità LGBTQIA+, rivolgerò la mia attenzione: alla consapevolezza della propria omosessualità; al coming out con la famiglia consanguinea, con gli amici e nella società; alla “creazione” o “costruzione” di una propria famiglia; infine, al riconoscimento e alla tutela dei loro diritti – particolarmente, in relazione alla possibilità di creare una famiglia. A questo fine, utilizzerò le storie di vita di quattro famiglie residenti in Veneto – che hanno affrontato simili situazioni e difficoltà e che hanno condiviso con me le loro esperienze. In questa sede, quindi, indagherò l’aspetto giuridico e amministrativo e, attraverso la documentazione etnografica, le esperienze di queste quattro famiglie nel “fare” parentela. La ricerca si colloca nell’ambito dell’antropologia della parentela e della relazionalità, a partire dai suoi esordi sino ai nostri giorni. Verrà posta particolare attenzione sulla critica all’insistenza e alla preminenza del biologico sul simbolico e sul sociale nell’ambito dello studio della parentela.

«La mia famiglia me la creo» Fare parentela nella comunità LGBTQIA+ in Veneto

DESTRO, GIORGIA
2023/2024

Abstract

Questo elaborato ha lo scopo di esplorare il modo attraverso cui viene “fatta e agita” la parentela nel contesto della mia ricerca – ossia, la comunità LGBTQIA+ in Veneto (Italia) – al di là del valore che l’Occidente e, più specificamente, la società italiana assegnano ai legami di consanguineità. Relativamente alle persone facenti parte della comunità LGBTQIA+, rivolgerò la mia attenzione: alla consapevolezza della propria omosessualità; al coming out con la famiglia consanguinea, con gli amici e nella società; alla “creazione” o “costruzione” di una propria famiglia; infine, al riconoscimento e alla tutela dei loro diritti – particolarmente, in relazione alla possibilità di creare una famiglia. A questo fine, utilizzerò le storie di vita di quattro famiglie residenti in Veneto – che hanno affrontato simili situazioni e difficoltà e che hanno condiviso con me le loro esperienze. In questa sede, quindi, indagherò l’aspetto giuridico e amministrativo e, attraverso la documentazione etnografica, le esperienze di queste quattro famiglie nel “fare” parentela. La ricerca si colloca nell’ambito dell’antropologia della parentela e della relazionalità, a partire dai suoi esordi sino ai nostri giorni. Verrà posta particolare attenzione sulla critica all’insistenza e alla preminenza del biologico sul simbolico e sul sociale nell’ambito dello studio della parentela.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24914