La tesi esplora la connessione tra il fenomeno delle aggregazioni al ceto nobiliare della Repubblica di Venezia avvenute durante la Guerra di Candia (1645-1669) e le Guerre di Morea (1684-1699; 1716-1718) e la rappresentazione del nuovo status nobiliare attraverso i palazzi e le ville commissionati dal patriziato aggregato e i cicli decorativi in essi contenuti. Nella prima parte si analizza la situazione storica e politica del periodo sopracitato. Si delineano le reazioni dei nobili di vecchia data a tali cooptazioni e si fa riferimento alle strategie attuate dalla nuova nobiltà per accrescere la propria posizione all'interno del patriziato. Il secondo capitolo si concentra sull'inserimento dei nuovi nobili nel tessuto urbano di Venezia e nella Terraferma, esaminando esempi di palazzi della città lagunare e di ville della Terraferma legati alle famiglie aggregate. La terza sezione si sofferma sui Cellini, la cui aggregazione si compì con fatica, a causa delle polemiche suscitate da alcune vicende del loro passato. Un esame attento e supportato da documenti archivistici ha permesso di approfondire la storia di tale famiglia e di comprendere le strategie da essa adottate per guadagnarsi l'accettazione dei patrizi di vecchia data. Infine, il quarto capitolo è incentrato su Villa Cellini a Portobuffolè, il cui ciclo pittorico è una chiara espressione della volontà di autocelebrazione della famiglia.

Le nobilitazioni ai tempi delle Guerre di Candia e Morea e le dimore dei nuovi patrizi: il caso della famiglia Cellini e della loro villa a Portobuffolè

SCOZZARO, ROSARIA
2023/2024

Abstract

La tesi esplora la connessione tra il fenomeno delle aggregazioni al ceto nobiliare della Repubblica di Venezia avvenute durante la Guerra di Candia (1645-1669) e le Guerre di Morea (1684-1699; 1716-1718) e la rappresentazione del nuovo status nobiliare attraverso i palazzi e le ville commissionati dal patriziato aggregato e i cicli decorativi in essi contenuti. Nella prima parte si analizza la situazione storica e politica del periodo sopracitato. Si delineano le reazioni dei nobili di vecchia data a tali cooptazioni e si fa riferimento alle strategie attuate dalla nuova nobiltà per accrescere la propria posizione all'interno del patriziato. Il secondo capitolo si concentra sull'inserimento dei nuovi nobili nel tessuto urbano di Venezia e nella Terraferma, esaminando esempi di palazzi della città lagunare e di ville della Terraferma legati alle famiglie aggregate. La terza sezione si sofferma sui Cellini, la cui aggregazione si compì con fatica, a causa delle polemiche suscitate da alcune vicende del loro passato. Un esame attento e supportato da documenti archivistici ha permesso di approfondire la storia di tale famiglia e di comprendere le strategie da essa adottate per guadagnarsi l'accettazione dei patrizi di vecchia data. Infine, il quarto capitolo è incentrato su Villa Cellini a Portobuffolè, il cui ciclo pittorico è una chiara espressione della volontà di autocelebrazione della famiglia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24913