L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è stata introdotta nel 1967 a livello comunitario per promuovere lo sviluppo fiscale e l'integrazione economica del Mercato Unico Europeo, basato su una sana concorrenza. In Italia è in vigore dal 1° gennaio 1973, sostituendo l’Imposta Generale sui Consumi (IGE), un tributo cumulativo che penalizzava i sistemi produttivi complessi. L’IVA si applica con aliquote proporzionali sulle cessioni di beni e servizi, gravando sul consumatore finale. Grazie a un sistema di detrazioni, è neutrale per gli operatori economici e colpisce solo l’incremento di valore nelle diverse fasi di produzione e distribuzione. Tuttavia, questo sistema non è applicabile in modo uniforme nelle operazioni internazionali a causa delle differenze nelle aliquote IVA tra i Paesi membri dell'UE. Dal 1993 è in vigore un regime transitorio per le operazioni intracomunitarie: le cessioni sono non imponibili, mentre gli acquisti sono soggetti al meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge). Questo sistema, tuttavia, ha favorito fenomeni di frode, come le "frodi carosello", in cui società fantasma (società cartiere) creano crediti d'imposta fittizi, causando perdite annuali di circa 50 miliardi di euro per l’UE e distorsioni nel mercato interno. Per contrastare queste frodi, il legislatore europeo e nazionale ha intensificato la cooperazione tra Stati e introdotto strumenti come il reverse charge, che attribuisce il debito d’imposta all’acquirente, riducendo il rischio di frodi. Questo sistema, pur efficace, presenta vantaggi e svantaggi che richiedono ulteriori approfondimenti.

L'IVA e il meccanismo dell' inversione contabile (reverse charge)

ZADI, TOMMASO MARIA
2023/2024

Abstract

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è stata introdotta nel 1967 a livello comunitario per promuovere lo sviluppo fiscale e l'integrazione economica del Mercato Unico Europeo, basato su una sana concorrenza. In Italia è in vigore dal 1° gennaio 1973, sostituendo l’Imposta Generale sui Consumi (IGE), un tributo cumulativo che penalizzava i sistemi produttivi complessi. L’IVA si applica con aliquote proporzionali sulle cessioni di beni e servizi, gravando sul consumatore finale. Grazie a un sistema di detrazioni, è neutrale per gli operatori economici e colpisce solo l’incremento di valore nelle diverse fasi di produzione e distribuzione. Tuttavia, questo sistema non è applicabile in modo uniforme nelle operazioni internazionali a causa delle differenze nelle aliquote IVA tra i Paesi membri dell'UE. Dal 1993 è in vigore un regime transitorio per le operazioni intracomunitarie: le cessioni sono non imponibili, mentre gli acquisti sono soggetti al meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge). Questo sistema, tuttavia, ha favorito fenomeni di frode, come le "frodi carosello", in cui società fantasma (società cartiere) creano crediti d'imposta fittizi, causando perdite annuali di circa 50 miliardi di euro per l’UE e distorsioni nel mercato interno. Per contrastare queste frodi, il legislatore europeo e nazionale ha intensificato la cooperazione tra Stati e introdotto strumenti come il reverse charge, che attribuisce il debito d’imposta all’acquirente, riducendo il rischio di frodi. Questo sistema, pur efficace, presenta vantaggi e svantaggi che richiedono ulteriori approfondimenti.
2023
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