Il potere dell’arte risiede nell’usufrutto immediato dell’immagine, unito alla possibilità di plasmare e manipolare il soggetto rappresentato a favore di uno scopo, di un’ideologia. Si avvale di meccanismi che, pur cambiando ‘veste’ nel corso dei secoli, hanno una radice comune antica come l’essere umano, ovvero raccontare qualcosa che vada oltre il visibile. Le serie di ritratti cinquecenteschi di donne illustri, in Italia, non rappresentano un’eccezione: come la controparte maschile, sono strumenti strettamente al servizio del potere. Tuttavia, le differenti modalità iconografiche attraverso cui simili messaggi vengono veicolati sono affascinanti e degne di grande nota. Le variopinte risoluzioni artistiche, pur compenetrandosi tra loro, rendendo difficile ricondurle ad un’unica matrice regionale, spesso vengono riproposte con maggior intenzionalità e frequenza in specifiche aree geografiche. Un linguaggio comune, per un esito sfaccettato ed estremamente ecclettico. Questo contributo vuole mettere in evidenza proprio tale aspetto, tentando di evidenziare le principali affinità e divergenze stilistiche tra i dipinti femminili fiorentini e veneziani. Per l’interessante paragone scaturito dai materiali superstiti e la loro relativa abbondanza, si tratteranno in particolare i ritratti di Eleonora di Toledo, duchessa di Toscana e di Morosina Morosini, dogaressa della Serenissima Repubblica di Venezia.
Il fascino della malinconia e la malia dello sfarzo. Eleonora di Toledo e Morosina Morosini: affinità e divergenze iconografiche tra Firenze e Venezia nei ritratti di donne illustri rinascimentali.
CORRADIN, GIULIA
2023/2024
Abstract
Il potere dell’arte risiede nell’usufrutto immediato dell’immagine, unito alla possibilità di plasmare e manipolare il soggetto rappresentato a favore di uno scopo, di un’ideologia. Si avvale di meccanismi che, pur cambiando ‘veste’ nel corso dei secoli, hanno una radice comune antica come l’essere umano, ovvero raccontare qualcosa che vada oltre il visibile. Le serie di ritratti cinquecenteschi di donne illustri, in Italia, non rappresentano un’eccezione: come la controparte maschile, sono strumenti strettamente al servizio del potere. Tuttavia, le differenti modalità iconografiche attraverso cui simili messaggi vengono veicolati sono affascinanti e degne di grande nota. Le variopinte risoluzioni artistiche, pur compenetrandosi tra loro, rendendo difficile ricondurle ad un’unica matrice regionale, spesso vengono riproposte con maggior intenzionalità e frequenza in specifiche aree geografiche. Un linguaggio comune, per un esito sfaccettato ed estremamente ecclettico. Questo contributo vuole mettere in evidenza proprio tale aspetto, tentando di evidenziare le principali affinità e divergenze stilistiche tra i dipinti femminili fiorentini e veneziani. Per l’interessante paragone scaturito dai materiali superstiti e la loro relativa abbondanza, si tratteranno in particolare i ritratti di Eleonora di Toledo, duchessa di Toscana e di Morosina Morosini, dogaressa della Serenissima Repubblica di Venezia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24890