Dall'Unità d'Italia fino alla metà del XIX secolo, l'emigrazione italiana verso la Tunisia fu un fenomeno rilevante, sia numericamente che socialmente. Il primo capitolo esplora questa “emigrazione al contrario”, fenomeno che oggi vediamo invertito nel contesto del Mediterraneo. Ci fu un tempo in cui furono dunque siciliani a doversi integrare nella società tunisina, crearono quartieri come La Piccola Sicilia a Tunisi ed esportarono professioni. Con l'arrivo del protettorato francese, però, emersero le prime politiche discriminatorie, che continuarono durante le due guerre mondiali e l'indipendenza tunisina nel 1956, portando a storie di deportazioni e rimpatri. Il secondo capitolo, speculare ma in un'epoca diversa, esamina la migrazione tunisina verso la Sicilia, mettendo in evidenza similitudini con l'emigrazione italiana: motivazioni simili, discriminazioni in parte condivise, ma anche differenze nell'accoglienza e nel trattamento odierno delle migrazioni, spesso gestite come un'emergenza e non come un fenomeno strutturale e naturale. Il terzo capitolo si concentra invece sul cambiamento radicale nel controllo delle migrazioni, con l'introduzione del sistema dei visti, i severi controlli alle frontiere e la creazione di un sistema che crea barriere burocratiche e geografiche che rendono sempre più difficile l’accesso ai paesi europei:, che oggi differiscono profondamente rispetto a quanto vissuto dai siciliani nel passato.
Incroci mediterranei: tra libertà di movimento e frontiere in Italia e Tunisia, dalla fine dell’Ottocento a oggi.
SOLDI, ALESSANDRA
2023/2024
Abstract
Dall'Unità d'Italia fino alla metà del XIX secolo, l'emigrazione italiana verso la Tunisia fu un fenomeno rilevante, sia numericamente che socialmente. Il primo capitolo esplora questa “emigrazione al contrario”, fenomeno che oggi vediamo invertito nel contesto del Mediterraneo. Ci fu un tempo in cui furono dunque siciliani a doversi integrare nella società tunisina, crearono quartieri come La Piccola Sicilia a Tunisi ed esportarono professioni. Con l'arrivo del protettorato francese, però, emersero le prime politiche discriminatorie, che continuarono durante le due guerre mondiali e l'indipendenza tunisina nel 1956, portando a storie di deportazioni e rimpatri. Il secondo capitolo, speculare ma in un'epoca diversa, esamina la migrazione tunisina verso la Sicilia, mettendo in evidenza similitudini con l'emigrazione italiana: motivazioni simili, discriminazioni in parte condivise, ma anche differenze nell'accoglienza e nel trattamento odierno delle migrazioni, spesso gestite come un'emergenza e non come un fenomeno strutturale e naturale. Il terzo capitolo si concentra invece sul cambiamento radicale nel controllo delle migrazioni, con l'introduzione del sistema dei visti, i severi controlli alle frontiere e la creazione di un sistema che crea barriere burocratiche e geografiche che rendono sempre più difficile l’accesso ai paesi europei:, che oggi differiscono profondamente rispetto a quanto vissuto dai siciliani nel passato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24880