La seguente tesi vuole fornire un quadro sulle indagini di Ksenija Ender (1895 – 1955), artista dell’Avanguardia russa. In un momento storico, quello degli anni Venti in Unione Sovietica, di estrema prossimità fra scienza e arte, Ksenija Ender assieme a Marija, Boris e Georgij Ender collaborò con Michail Matjušin nell’elaborazione della teoria sulla “visione estesa”. All’interno del Dipartimento di Cultura Organica del GINChUK (1923 – 1926) di Pietroburgo sorse il loro sistema denominato Zor-Ved, da zrenie [vista] e vedanie [conoscenza]. Conducevano degli esperimenti pittorici per perfezionare le capacità sensoriali umane, così da poter percepire l’invisibile movimento della natura e comprendere profondamente l’unità organica del cosmo. La loro ricerca si intrecciò con le teorie sulla quarta dimensione, che in Russia avevano assunto dei tratti mistico-spirituali; ciò li avvicinava fortemente al Simbolismo. Partendo dall’analisi della temperie culturale nella Pietroburgo fin de siècle, si vuole dimostrare come l’esperienza di "Mir Iskusstva", con le sue manifestazioni simboliste e realizzazioni grafiche dello Stil’ Modern, abbia creato a Pietroburgo il clima ideale per la successiva elaborazione della cultura organica. Ksenija Ender si è distinta all’interno del gruppo per la sua organizzazione dello spazio pittorico, nonché per la propensione al design grafico e la tendenza al decorativismo. Questi ultimi aspetti, così come l’approccio sinestetico al colore, la avvicinano sensibilmente alle indagini simboliste e le produzioni grafiche dei protagonisti dell’ambiente culturale pietroburghese al valico fra Ottocento e Novecento.

Ksenija Ender e la Scuola Organica. L'eredità simbolista nell'Avanguardia pietroburghese

BOER, VERONICA
2023/2024

Abstract

La seguente tesi vuole fornire un quadro sulle indagini di Ksenija Ender (1895 – 1955), artista dell’Avanguardia russa. In un momento storico, quello degli anni Venti in Unione Sovietica, di estrema prossimità fra scienza e arte, Ksenija Ender assieme a Marija, Boris e Georgij Ender collaborò con Michail Matjušin nell’elaborazione della teoria sulla “visione estesa”. All’interno del Dipartimento di Cultura Organica del GINChUK (1923 – 1926) di Pietroburgo sorse il loro sistema denominato Zor-Ved, da zrenie [vista] e vedanie [conoscenza]. Conducevano degli esperimenti pittorici per perfezionare le capacità sensoriali umane, così da poter percepire l’invisibile movimento della natura e comprendere profondamente l’unità organica del cosmo. La loro ricerca si intrecciò con le teorie sulla quarta dimensione, che in Russia avevano assunto dei tratti mistico-spirituali; ciò li avvicinava fortemente al Simbolismo. Partendo dall’analisi della temperie culturale nella Pietroburgo fin de siècle, si vuole dimostrare come l’esperienza di "Mir Iskusstva", con le sue manifestazioni simboliste e realizzazioni grafiche dello Stil’ Modern, abbia creato a Pietroburgo il clima ideale per la successiva elaborazione della cultura organica. Ksenija Ender si è distinta all’interno del gruppo per la sua organizzazione dello spazio pittorico, nonché per la propensione al design grafico e la tendenza al decorativismo. Questi ultimi aspetti, così come l’approccio sinestetico al colore, la avvicinano sensibilmente alle indagini simboliste e le produzioni grafiche dei protagonisti dell’ambiente culturale pietroburghese al valico fra Ottocento e Novecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24853