Questa ricerca esamina l’evoluzione della percezione della natura nel secondo Novecento, con particolare attenzione al Delta del Po quale caso emblematico delle tensioni tra sviluppo economico e tutela ambientale. A partire dagli anni Cinquanta, lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, in particolare l’estrazione di gas metano, ha determinato effetti irreversibili sul territorio, tra cui fenomeni di subsidenza e la progressiva risalita del cuneo salino. L’aggravarsi di queste criticità ha alimentato un dibattito politico e scientifico che ha condotto, negli anni Sessanta, alla chiusura dei pozzi metaniferi e all’avvio delle prime strategie di tutela. L’istituzione del Parco del Delta del Po e il riconoscimento dell’area come Riserva della Biosfera Unesco hanno segnato un progressivo mutamento nell’approccio alla gestione del territorio. Tuttavia, il fragile equilibrio tra conservazione e sviluppo economico continua a essere minacciato dalle sfide attuali, tra cui gli effetti del cambiamento climatico e la riproposizione di attività estrattive nell’Alto Adriatico. Attraverso l’analisi di fonti istituzionali, studi scientifici, dibattiti politici e contributi della stampa, la ricerca ricostruisce il percorso della transizione ecologica del Delta del Po, evidenziandone le contraddizioni e le prospettive future.

Il mare nel fiume. Storia e presente del Delta del Po tra sfruttamento e tutela ambientale.

LANDO, ELEONORA
2023/2024

Abstract

Questa ricerca esamina l’evoluzione della percezione della natura nel secondo Novecento, con particolare attenzione al Delta del Po quale caso emblematico delle tensioni tra sviluppo economico e tutela ambientale. A partire dagli anni Cinquanta, lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, in particolare l’estrazione di gas metano, ha determinato effetti irreversibili sul territorio, tra cui fenomeni di subsidenza e la progressiva risalita del cuneo salino. L’aggravarsi di queste criticità ha alimentato un dibattito politico e scientifico che ha condotto, negli anni Sessanta, alla chiusura dei pozzi metaniferi e all’avvio delle prime strategie di tutela. L’istituzione del Parco del Delta del Po e il riconoscimento dell’area come Riserva della Biosfera Unesco hanno segnato un progressivo mutamento nell’approccio alla gestione del territorio. Tuttavia, il fragile equilibrio tra conservazione e sviluppo economico continua a essere minacciato dalle sfide attuali, tra cui gli effetti del cambiamento climatico e la riproposizione di attività estrattive nell’Alto Adriatico. Attraverso l’analisi di fonti istituzionali, studi scientifici, dibattiti politici e contributi della stampa, la ricerca ricostruisce il percorso della transizione ecologica del Delta del Po, evidenziandone le contraddizioni e le prospettive future.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24838