Il presente studio analizza la rappresentazione della lira antica e la sua ‘rinascita’ attraverso la nuova lira da braccio nelle miti musicali di Apollo, Marsia e Orfeo, con particolare riferimento alla corte medicea di Firenze. L’incredibile mole di strumenti musicali a corda, e innanzitutto della lira, raffigurati nelle regge signorili del Rinascimento dimostra l’importanza simbolica dello strumento, cui contribuì senza dubbio la riscoperta della filosofia antica. Per mettere in evidenza questo aspetto, viene indagato il pensiero di Marsilio Ficino e dell’Accademia neoplatonica fiorentina, approfondendo i concetti di morte e immortalità dell’anima, intrinsecamente legati alla simbologia della lira e di Orfeo. Essi trovano la migliore interpretazione figurativa negli affreschi della cappella Strozzi di Filippino Lippi in Santa Maria Novella. Emerge così una nuova lettura dell’Allegoria della Musica che, con le due Muse e la Pathenice della parete centrale della cappella, rappresenta, secondo questo studio, l’apice dei ragionamenti musicali filosofico-cristiani della Firenze del Quattrocento.
La rappresentazione della lira antica e della lira da braccio nei miti musicali del Rinascimento. Nuovi studi sull’Allegoria della Musica (o la Musa Erato) di Filippino Lippi
NANNI PARDINI, VERONICA
2023/2024
Abstract
Il presente studio analizza la rappresentazione della lira antica e la sua ‘rinascita’ attraverso la nuova lira da braccio nelle miti musicali di Apollo, Marsia e Orfeo, con particolare riferimento alla corte medicea di Firenze. L’incredibile mole di strumenti musicali a corda, e innanzitutto della lira, raffigurati nelle regge signorili del Rinascimento dimostra l’importanza simbolica dello strumento, cui contribuì senza dubbio la riscoperta della filosofia antica. Per mettere in evidenza questo aspetto, viene indagato il pensiero di Marsilio Ficino e dell’Accademia neoplatonica fiorentina, approfondendo i concetti di morte e immortalità dell’anima, intrinsecamente legati alla simbologia della lira e di Orfeo. Essi trovano la migliore interpretazione figurativa negli affreschi della cappella Strozzi di Filippino Lippi in Santa Maria Novella. Emerge così una nuova lettura dell’Allegoria della Musica che, con le due Muse e la Pathenice della parete centrale della cappella, rappresenta, secondo questo studio, l’apice dei ragionamenti musicali filosofico-cristiani della Firenze del Quattrocento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24758