L’elaborato viene introdotto da un primo capitolo che propone un excursus storico normativo sulla nascita delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche; si tratta della trasformazione degli Enti lirici italiani in fondazioni in di diritto privato (enti dotati di personalità giuridica privata regolati dal codice civile) ma di interesse pubblico. Segue con uno sguardo verso le problematiche riguardanti i corpi di ballo in Italia delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, che dalla crisi economica del 2008 ne sono rimasti solamente quattro: quello del Teatro alla Scala, del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro di San Carlo di Napoli, e del Teatro Massimo di Palermo. Il terzo capitolo a differenza del precedente, pone invece l’interesse sull’altra realtà delle compagnie di balletto, ovvero, la nascita dei centri di produzione, delle residenze e dei circuiti regionali, con uno sguardo alle compagnie “private” in Italia, e la normativa di riferimento. L’ultimo capitolo propone un progetto che prevede la creazione di una nuova compagnia di ballo, autonoma a livello organizzativo, che collabora con due Fondazioni Lirico-Sinfoniche, Arena di Verona e Teatro La Fenice, con un contratto di servizio, da rinnovare con triennalità. L’obiettivo è quello di puntare alla capacità produttiva, creando produzioni seguite da molte repliche, con l’aggiunta di tournée nel Triveneto, nel resto d’Italia e all’estero.

Una nuova Compagnia di Balletto nel panorama artistico italiano. La nascita di Fondazione Veneto balletto.

FILIPPETTO, DILETTA
2023/2024

Abstract

L’elaborato viene introdotto da un primo capitolo che propone un excursus storico normativo sulla nascita delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche; si tratta della trasformazione degli Enti lirici italiani in fondazioni in di diritto privato (enti dotati di personalità giuridica privata regolati dal codice civile) ma di interesse pubblico. Segue con uno sguardo verso le problematiche riguardanti i corpi di ballo in Italia delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, che dalla crisi economica del 2008 ne sono rimasti solamente quattro: quello del Teatro alla Scala, del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro di San Carlo di Napoli, e del Teatro Massimo di Palermo. Il terzo capitolo a differenza del precedente, pone invece l’interesse sull’altra realtà delle compagnie di balletto, ovvero, la nascita dei centri di produzione, delle residenze e dei circuiti regionali, con uno sguardo alle compagnie “private” in Italia, e la normativa di riferimento. L’ultimo capitolo propone un progetto che prevede la creazione di una nuova compagnia di ballo, autonoma a livello organizzativo, che collabora con due Fondazioni Lirico-Sinfoniche, Arena di Verona e Teatro La Fenice, con un contratto di servizio, da rinnovare con triennalità. L’obiettivo è quello di puntare alla capacità produttiva, creando produzioni seguite da molte repliche, con l’aggiunta di tournée nel Triveneto, nel resto d’Italia e all’estero.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24686