This thesis examines the cultural, economic, and legal challenges faced by Italy's female labor force in the immediate aftermath of World War II, exploring the significant setbacks to female emancipation through work. Drawing on a comprehensive historical and sociological framework, the research addresses how the war influenced women's roles in Italy and the cultural and institutional forces that shaped their labor participation post-conflict. While the Second World War had seen an increase in female employment due to wartime necessities, the post-war period marked a retreat from these advancements. Traditional gender norms, which had been remarked under fascist rule and cast aside during war time, resurfaced with a renewed emphasis on women’s roles as homemakers, contributing to their widespread demobilization from wartime jobs. The thesis also investigates the legislative and policy responses aimed at promoting gender equality, highlighting the tensions between formal equality (legal rights) and substantial equality (real-world opportunities and outcomes). A comparison of Italy's approach to women's rights with those of other European countries provides further insight into the country's struggles with balancing protection and equality for women. Highlighting the issue of unfair dismissals, the thesis points out the double standards in the evaluation of men and women's work and the differences in women’s experiences between urban and rural areas, revealing the complex and region-specific nature of these challenges. Finally, the thesis traces the emergence of feminist movements in the 1960s and 1970s, which responded to the limitations placed on women’s labor force participation and fought for greater gender equality in both the public and private spheres. This study contributes to the understanding of post-war Italian society, offering a nuanced perspective on the intersection of gender, labor, and cultural transformation.

Questa tesi esamina le sfide culturali, economiche e legali affrontate dalla forza lavoro femminile italiana nell'immediato dopoguerra, esplorando le significative battute d'arresto dell'emancipazione femminile nel mondo del lavoro. Basandosi su un quadro storico e sociologico completo, la ricerca affronta il modo in cui la guerra ha influenzato i ruoli delle donne in Italia e le implicazioni culturali e istituzionali che hanno plasmato la loro partecipazione lavorativa dopo il conflitto. Mentre la Seconda guerra mondiale aveva visto un aumento dell'occupazione femminile dovuto alle necessità belliche, il dopoguerra italiano segnò il peggioramento della condizione femminile in questo ambito. Le norme sociali di genere tradizionali, rimarcate sotto il dominio fascista e messe da parte durante la guerra, sono riemerse con una rinnovata enfasi sul ruolo delle donne come casalinghe, contribuendo alla loro diffusa smobilitazione dai lavori di guerra. La tesi indaga anche le risposte legislative e politiche volte a promuovere l'uguaglianza di genere, evidenziando le tensioni tra uguaglianza formale (diritti legali) e uguaglianza sostanziale (opportunità e progressi reali). Un confronto tra l'approccio dell'Italia ai diritti delle donne e quello di altri Paesi europei fornisce un'ulteriore visione delle difficoltà del Bel Paese nel trovare un equilibrio tra protezione e uguaglianza per le donne. Evidenziando la questione dei licenziamenti ingiusti, la tesi mette in luce i doppi standard nella valutazione del lavoro di uomini e donne e le differenze nelle esperienze delle donne tra aree urbane e rurali, rivelando la natura complessa e specifica di queste sfide. Infine, la tesi ripercorre l'emergere dei movimenti femministi negli anni '60 e '70, che hanno lottato per una maggiore uguaglianza di genere sia nella sfera pubblica che in quella privata. Questo studio contribuisce alla comprensione della società italiana del dopoguerra, offrendo una prospettiva che sovrapponga le tematiche di genere, lavoro e trasformazione culturale.

A step backwards from the female emancipation through work: the Italian case after the Second World War

SCARABELLO, SOFIA
2023/2024

Abstract

This thesis examines the cultural, economic, and legal challenges faced by Italy's female labor force in the immediate aftermath of World War II, exploring the significant setbacks to female emancipation through work. Drawing on a comprehensive historical and sociological framework, the research addresses how the war influenced women's roles in Italy and the cultural and institutional forces that shaped their labor participation post-conflict. While the Second World War had seen an increase in female employment due to wartime necessities, the post-war period marked a retreat from these advancements. Traditional gender norms, which had been remarked under fascist rule and cast aside during war time, resurfaced with a renewed emphasis on women’s roles as homemakers, contributing to their widespread demobilization from wartime jobs. The thesis also investigates the legislative and policy responses aimed at promoting gender equality, highlighting the tensions between formal equality (legal rights) and substantial equality (real-world opportunities and outcomes). A comparison of Italy's approach to women's rights with those of other European countries provides further insight into the country's struggles with balancing protection and equality for women. Highlighting the issue of unfair dismissals, the thesis points out the double standards in the evaluation of men and women's work and the differences in women’s experiences between urban and rural areas, revealing the complex and region-specific nature of these challenges. Finally, the thesis traces the emergence of feminist movements in the 1960s and 1970s, which responded to the limitations placed on women’s labor force participation and fought for greater gender equality in both the public and private spheres. This study contributes to the understanding of post-war Italian society, offering a nuanced perspective on the intersection of gender, labor, and cultural transformation.
2023
Questa tesi esamina le sfide culturali, economiche e legali affrontate dalla forza lavoro femminile italiana nell'immediato dopoguerra, esplorando le significative battute d'arresto dell'emancipazione femminile nel mondo del lavoro. Basandosi su un quadro storico e sociologico completo, la ricerca affronta il modo in cui la guerra ha influenzato i ruoli delle donne in Italia e le implicazioni culturali e istituzionali che hanno plasmato la loro partecipazione lavorativa dopo il conflitto. Mentre la Seconda guerra mondiale aveva visto un aumento dell'occupazione femminile dovuto alle necessità belliche, il dopoguerra italiano segnò il peggioramento della condizione femminile in questo ambito. Le norme sociali di genere tradizionali, rimarcate sotto il dominio fascista e messe da parte durante la guerra, sono riemerse con una rinnovata enfasi sul ruolo delle donne come casalinghe, contribuendo alla loro diffusa smobilitazione dai lavori di guerra. La tesi indaga anche le risposte legislative e politiche volte a promuovere l'uguaglianza di genere, evidenziando le tensioni tra uguaglianza formale (diritti legali) e uguaglianza sostanziale (opportunità e progressi reali). Un confronto tra l'approccio dell'Italia ai diritti delle donne e quello di altri Paesi europei fornisce un'ulteriore visione delle difficoltà del Bel Paese nel trovare un equilibrio tra protezione e uguaglianza per le donne. Evidenziando la questione dei licenziamenti ingiusti, la tesi mette in luce i doppi standard nella valutazione del lavoro di uomini e donne e le differenze nelle esperienze delle donne tra aree urbane e rurali, rivelando la natura complessa e specifica di queste sfide. Infine, la tesi ripercorre l'emergere dei movimenti femministi negli anni '60 e '70, che hanno lottato per una maggiore uguaglianza di genere sia nella sfera pubblica che in quella privata. Questo studio contribuisce alla comprensione della società italiana del dopoguerra, offrendo una prospettiva che sovrapponga le tematiche di genere, lavoro e trasformazione culturale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24654