Le tematiche dell'elaborato dal titolo “Spunti per un’analisi della produzione e distribuzione di prodotti alieutici in Baetica: da Baelo Claudia al relitto Bou Ferrer” prendo in considerazione la produzione romana di salse di pesce e salsamenta nella città di Baelo Claudia, situata nella costa iberica dello Stretto di Gibilterra, e la distribuzione di questi prodotti alieutici, in particolare in epoca romana alto-imperiale, con un focus sul Bou i Ferrer, il relitto di una navis oneraria contenente, oltre a lingotti di piombo di commissione statale, più di 2000 anfore per salse di pesce, preservate per lo più intatte e, in alcuni casi, contenenti resti di paleo contenuto legati alla sua produzione. Il garum è la salsa di pesce più nota nell’Antica Roma, prodotta a partire da tre ingredienti principali: pesce, sale e erbe aromatiche. I Romani denominavano la carne di tonno (o di pesce in generale) salata con il termine salsamentum (salsamenta al plurale), per le cui macerazioni era necessario collocarla in strati alternati con sale, prodotto che evitava la putrefazione e generava un elemento che poteva conservarsi durante mesi. L'elaborato risulta diviso in due parti: una prima riguardante prettamente il sito di Belo Claudia e la parte meridionale della città adiacente alla spiaggia dove sono stati scoperti e indagati i resti di complessi industriali dediti alla produzione alieutica. È strutturata partendo da una descrizione degli aspetti socioeconomici del contesto territoriale dove è sita la città di Baelo Claudia, ossia la provincia romana Baetica e più in generale in quello che è stato denominato il “Circulo del Estrecho”, un circolo comprendente le due sponde dello stretto di Gibilterra includendo i rispettivi entroterra. Dopo un’analisi delle ricerche archeologiche, dalle prime indagini di Pierre Paris nel 1917 fino ai progetti multidisciplinari del XXI secolo, che hanno esumato 12 edifici di sicura funzionalità (ossia la produzione di salse di pesce e salsamenta) sono passato ad analizzare le specificità di ognuno di questi edifici focalizzando l'attenzione sui resti anforici e particolar modo sui resti di paleo contenuto relazionabili con la produzione alieutica. La seconda parte dell'elaborato prende in esame le reti di distribuzione commerciale dei prodotti alieutici procedenti dallo Stretto di Gibilterra ed esportati in tutto l’Impero romano, come dimostrano le fonti letterarie, epigrafiche e i diversi rinvenimenti archeologici. Per cercare di chiarire questa tematica ho analizzato le caratteristiche basiche dei contenitori anforici nei quali viaggiavano salse di pesce e salsamenta (specialmente anfore della Baetica), in particolar modo dei dati epigrafici che ci proporzionano informazioni preziose riguardo il contenuto delle anfore e gli agenti che componevano il sistema di distribuzione dei prodotti alieutici. Il carico anforico del relitto Bou Ferrer (2000-3000 anfore per salse di pesce) è un informatore d'eccezione per stabilire quali rotte collegavano Roma con la Baetica e il suo porto principale, Gades, vero snodo di partenza di mercanzie tanto sud-iberiche che mauritane. In questa dinamica risulta utile marcare il ruolo di Baelo Claudia come produttrice di salse di pesce e salsamenta, confezionati in situ e probabilmente trasportati dal porto di piccole dimensioni fino a scali interprovinciali dove, stivati nelle navis onerarie raggiungevano Roma e principali porti del Mediterraneo. Il Bou Ferrer relitto si inscrive in un periodo particolarmente intenso in materia di intercambi per via marittima. In questa capsula del tempo rimase preservato un istante preciso della nostra storia commerciale che, con il carico di salse di pesce e di lingotti di piombo è un perfetto esempio della complessità delle relazioni commerciali nell'Antichità romana, dove la linea tra il pubblico e il privato non sempre era chiaramente tracciata.

Spunti per un’analisi della produzione e distribuzione di prodotti alieutici della Baia di Gades (Cadice): da Baelo Claudia al relitto Bou Ferrer

D'ACUNZO, ALBERTO
2023/2024

Abstract

Le tematiche dell'elaborato dal titolo “Spunti per un’analisi della produzione e distribuzione di prodotti alieutici in Baetica: da Baelo Claudia al relitto Bou Ferrer” prendo in considerazione la produzione romana di salse di pesce e salsamenta nella città di Baelo Claudia, situata nella costa iberica dello Stretto di Gibilterra, e la distribuzione di questi prodotti alieutici, in particolare in epoca romana alto-imperiale, con un focus sul Bou i Ferrer, il relitto di una navis oneraria contenente, oltre a lingotti di piombo di commissione statale, più di 2000 anfore per salse di pesce, preservate per lo più intatte e, in alcuni casi, contenenti resti di paleo contenuto legati alla sua produzione. Il garum è la salsa di pesce più nota nell’Antica Roma, prodotta a partire da tre ingredienti principali: pesce, sale e erbe aromatiche. I Romani denominavano la carne di tonno (o di pesce in generale) salata con il termine salsamentum (salsamenta al plurale), per le cui macerazioni era necessario collocarla in strati alternati con sale, prodotto che evitava la putrefazione e generava un elemento che poteva conservarsi durante mesi. L'elaborato risulta diviso in due parti: una prima riguardante prettamente il sito di Belo Claudia e la parte meridionale della città adiacente alla spiaggia dove sono stati scoperti e indagati i resti di complessi industriali dediti alla produzione alieutica. È strutturata partendo da una descrizione degli aspetti socioeconomici del contesto territoriale dove è sita la città di Baelo Claudia, ossia la provincia romana Baetica e più in generale in quello che è stato denominato il “Circulo del Estrecho”, un circolo comprendente le due sponde dello stretto di Gibilterra includendo i rispettivi entroterra. Dopo un’analisi delle ricerche archeologiche, dalle prime indagini di Pierre Paris nel 1917 fino ai progetti multidisciplinari del XXI secolo, che hanno esumato 12 edifici di sicura funzionalità (ossia la produzione di salse di pesce e salsamenta) sono passato ad analizzare le specificità di ognuno di questi edifici focalizzando l'attenzione sui resti anforici e particolar modo sui resti di paleo contenuto relazionabili con la produzione alieutica. La seconda parte dell'elaborato prende in esame le reti di distribuzione commerciale dei prodotti alieutici procedenti dallo Stretto di Gibilterra ed esportati in tutto l’Impero romano, come dimostrano le fonti letterarie, epigrafiche e i diversi rinvenimenti archeologici. Per cercare di chiarire questa tematica ho analizzato le caratteristiche basiche dei contenitori anforici nei quali viaggiavano salse di pesce e salsamenta (specialmente anfore della Baetica), in particolar modo dei dati epigrafici che ci proporzionano informazioni preziose riguardo il contenuto delle anfore e gli agenti che componevano il sistema di distribuzione dei prodotti alieutici. Il carico anforico del relitto Bou Ferrer (2000-3000 anfore per salse di pesce) è un informatore d'eccezione per stabilire quali rotte collegavano Roma con la Baetica e il suo porto principale, Gades, vero snodo di partenza di mercanzie tanto sud-iberiche che mauritane. In questa dinamica risulta utile marcare il ruolo di Baelo Claudia come produttrice di salse di pesce e salsamenta, confezionati in situ e probabilmente trasportati dal porto di piccole dimensioni fino a scali interprovinciali dove, stivati nelle navis onerarie raggiungevano Roma e principali porti del Mediterraneo. Il Bou Ferrer relitto si inscrive in un periodo particolarmente intenso in materia di intercambi per via marittima. In questa capsula del tempo rimase preservato un istante preciso della nostra storia commerciale che, con il carico di salse di pesce e di lingotti di piombo è un perfetto esempio della complessità delle relazioni commerciali nell'Antichità romana, dove la linea tra il pubblico e il privato non sempre era chiaramente tracciata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24639