Statue ed automi nella letteratura francese arturiana

Ce mémoire intitulé Statue ed automi nella letteratura francese arturiana (Statues et automate dans la littérature française arthurienne) nait d’un intérêt personnel pour la philologie et la littérature suite à l’étude de l’un des romans médiévaux français les plus célèbres, Tristan et Iseut, qui a amené à son tour à un approfondissement centré sur la littérature française médiévale. Le travail est divisé en trois parties : la première partie est consacrée à une réflexion sur le thème des statues et des automates ainsi qu’à leur développement au cours du temps et des civilisations afin de présenter le sujet de notre recherche sur les textes médiévaux français. La deuxième partie commence par une présentation générale du contexte littéraire de l’époque médiévale qui voit la naissance d’un nouveau genre, le roman. Puis nous nous intéresserons à la production appartenant à la matière de Bretagne qui raconte la présence de ces créations merveilleuses et leurs interactions avec les personnages principaux. La partie finale est consacrée à la présentation des aventures merveilleuses des chevaliers. Les descriptions et les analyses des créations, des œuvres d’art à tous égards, font émerger le sens de leur présence et l’importance du rôle qu’elles jouent dans la narration tout en oscillant entre des interprétations magiques, merveilleuses, salvatrices ou mortelles.

Il lavoro di tesi qui presentato, Statue ed automi nei romanzi della letteratura arturiana, nasce da un interesse di carattere filologico scaturito dallo studio di un romanzo, Tristano e Isotta, che ha portato ad un approfondimento incentrato sulla letteratura francese medievale, in particolare, sono stati indagati i temi proposti dalla letteratura francese sviluppatasi tra l’XI e il XIII secolo in un contesto di interesse verso l’innovazione. In questo caso i temi presi in considerazione derivano dalla cultura e dalla letteratura celtica. Questo lavoro si divide principalmente in tre parti, la prima consiste in un excursus sul tema di statue ed automi e i loro sviluppi nel corso dei secoli e delle civiltà in modo da introdurre il fulcro della ricerca condotta sui testi medievali francesi. La seconda parte comprende una presentazione piuttosto generale sul contesto letterario dell’epoca medievale con la nascita del nuovo genere, il romanzo, per poi addentrarsi e indagare più in profondità la produzione appartenente alla materia di Bretagna che si dedica in modo importante alla presenza di queste meravigliose creazioni affidando loro un certo peso nelle interazioni con i protagonisti. Le parte finale, suddivisa in più sezioni, è infine dedicata alla presentazione degli episodi, tratti dai romanzi in questione, che vedono la presenza di statue e automi. Le descrizioni e le analisi fanno emergere il senso del loro intervento e l’importanza del loro ruolo all’interno della narrazione mentre oscillano tra interpretazioni magiche, meravigliose, salvifiche e fatali.