La sostenibilità è ormai divenuta il fulcro imprescindibile dell’attuale normalità e rappresenta la spina dorsale dei moderni percorsi di innovazione. All'interno del sistema azienda, il concetto di sostenibilità permea ogni settore, dalla governance alle operazioni quotidiane. Infatti, l'innovazione sostenibile può manifestarsi sotto forma tecnologica, organizzativa o sociale, con l'obiettivo di sviluppare nuovi paradigmi di comportamento. L'integrazione della sostenibilità nei processi aziendali richiede, tuttavia, un insieme di conoscenze e competenze diverse, di cui, non è detto, che realtà aziendali, quali le piccole e medie imprese (PMI) siano provviste. Di conseguenza, non è raro che si ricorra a soluzioni di outsourcing in modo da avvalersi di attori esterni, per lo svolgimento di alcune fasi del processo produttivo. Le startup e le piccole e medie imprese rivestono ruoli complementari all'interno dell'ecosistema imprenditoriale. Le PMI apportano esperienza consolidata e risorse infrastrutturali, mentre le startup introducono potenziali nuove tecnologie e modelli di business innovativi. La sinergia tra questi attori può migliorare l'efficienza operativa e accelerare l'immissione sul mercato di soluzioni innovative. Infatti, sia partecipando a iniziative volontarie, sia rispettando le normative obbligatorie, è possibile svolgere un ruolo decisivo nel promuovere lo sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento continuo degli stakeholder, la collaborazione con organizzazioni esterne e la formazione dei dipendenti, sono essenziali per mantenere la legittimità sociale e migliorare le prestazioni complessive. Nell’ottica di mantenere il proprio business competitivo, si rende necessaria l'integrazione delle iniziative sostenibili ad attività aziendali, tramite l’uso di misure specifiche: la creazione di KPI adeguati è fondamentale per misurare il valore della performance delle strategie adottate. Pertanto, è essenziale mantenere sistemi trasparenti e affidabili per garantire la fiducia dei consumatori e prevenire fenomeni di eco-opportunismo; a questo ovvia la selezione accurata e l'implementazione efficace delle KPI, che assicurano la fiducia degli stakeholder, e l'efficacia delle azioni per la sostenibilità a lungo termine. Gli oceani rappresentano una rilevante soluzione verso un’economia sostenibile dal potenziale sottovalutato. La Blue Economy consiste in un approccio al business marittimo, che integra attività economiche a breve e lungo termine basate su principi di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e innovazione. Infatti, gli ecosistemi marini, come le mangrovie e le alghe, sono cruciali per l'assorbimento del carbonio, in quanto, ne possono immagazzinare fino a 10 volte in più rispetto alle foreste terrestri; vitali anche per servizi ecosistemici come la purificazione dell'acqua e la protezione delle coste. Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha incrementato l’interesse per il mercato delle compensazioni delle emissioni di carbonio. Quest’ultime rappresentano una soluzione per le PMI che non dispongono immediatamente dei mezzi per bilanciare, in via autonoma, la quantità di CO2 sprigionata, tramite i propri processi produttivi. Questo è possibile, investendo in progetti di riduzione delle emissioni altrove, in programmi per la gestione coscienziosa delle risorse naturali, anche con le comunità locali, che possono creare mezzi di sostentamento per la popolazione e rilanciare l'economia nazionale senza perdita di biodiversità, soddisfacendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tramite interviste concesse da uno dei co-fonder, nonché CEO di Sea the Change, si è discusso sull’esperienza della startup, degli obbiettivi raggiunti e di quelli futuri e sono stati confermati i concetti analizzati in letteratura sopracitati. Si tratta di una startup che sta sperimentando una crescita costante, ma comunque, non priva di rischi e criticità da sopperire.

Blue Economy: la salvaguardia del mare come sfida ed opportunità per il progresso degli ecosistemi imprenditoriali. Case study sul ruolo delle startup come esempio di business model integrato tra sostenibilità e innovazione.

PASQUINI, RICCARDO
2023/2024

Abstract

La sostenibilità è ormai divenuta il fulcro imprescindibile dell’attuale normalità e rappresenta la spina dorsale dei moderni percorsi di innovazione. All'interno del sistema azienda, il concetto di sostenibilità permea ogni settore, dalla governance alle operazioni quotidiane. Infatti, l'innovazione sostenibile può manifestarsi sotto forma tecnologica, organizzativa o sociale, con l'obiettivo di sviluppare nuovi paradigmi di comportamento. L'integrazione della sostenibilità nei processi aziendali richiede, tuttavia, un insieme di conoscenze e competenze diverse, di cui, non è detto, che realtà aziendali, quali le piccole e medie imprese (PMI) siano provviste. Di conseguenza, non è raro che si ricorra a soluzioni di outsourcing in modo da avvalersi di attori esterni, per lo svolgimento di alcune fasi del processo produttivo. Le startup e le piccole e medie imprese rivestono ruoli complementari all'interno dell'ecosistema imprenditoriale. Le PMI apportano esperienza consolidata e risorse infrastrutturali, mentre le startup introducono potenziali nuove tecnologie e modelli di business innovativi. La sinergia tra questi attori può migliorare l'efficienza operativa e accelerare l'immissione sul mercato di soluzioni innovative. Infatti, sia partecipando a iniziative volontarie, sia rispettando le normative obbligatorie, è possibile svolgere un ruolo decisivo nel promuovere lo sviluppo sostenibile. Il coinvolgimento continuo degli stakeholder, la collaborazione con organizzazioni esterne e la formazione dei dipendenti, sono essenziali per mantenere la legittimità sociale e migliorare le prestazioni complessive. Nell’ottica di mantenere il proprio business competitivo, si rende necessaria l'integrazione delle iniziative sostenibili ad attività aziendali, tramite l’uso di misure specifiche: la creazione di KPI adeguati è fondamentale per misurare il valore della performance delle strategie adottate. Pertanto, è essenziale mantenere sistemi trasparenti e affidabili per garantire la fiducia dei consumatori e prevenire fenomeni di eco-opportunismo; a questo ovvia la selezione accurata e l'implementazione efficace delle KPI, che assicurano la fiducia degli stakeholder, e l'efficacia delle azioni per la sostenibilità a lungo termine. Gli oceani rappresentano una rilevante soluzione verso un’economia sostenibile dal potenziale sottovalutato. La Blue Economy consiste in un approccio al business marittimo, che integra attività economiche a breve e lungo termine basate su principi di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e innovazione. Infatti, gli ecosistemi marini, come le mangrovie e le alghe, sono cruciali per l'assorbimento del carbonio, in quanto, ne possono immagazzinare fino a 10 volte in più rispetto alle foreste terrestri; vitali anche per servizi ecosistemici come la purificazione dell'acqua e la protezione delle coste. Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha incrementato l’interesse per il mercato delle compensazioni delle emissioni di carbonio. Quest’ultime rappresentano una soluzione per le PMI che non dispongono immediatamente dei mezzi per bilanciare, in via autonoma, la quantità di CO2 sprigionata, tramite i propri processi produttivi. Questo è possibile, investendo in progetti di riduzione delle emissioni altrove, in programmi per la gestione coscienziosa delle risorse naturali, anche con le comunità locali, che possono creare mezzi di sostentamento per la popolazione e rilanciare l'economia nazionale senza perdita di biodiversità, soddisfacendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tramite interviste concesse da uno dei co-fonder, nonché CEO di Sea the Change, si è discusso sull’esperienza della startup, degli obbiettivi raggiunti e di quelli futuri e sono stati confermati i concetti analizzati in letteratura sopracitati. Si tratta di una startup che sta sperimentando una crescita costante, ma comunque, non priva di rischi e criticità da sopperire.
2023
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