L’elaborato prende in considerazione la figura dell’artista romano Mario Mafai presente nel panorama artistico veneziano della prima metà del Novecento. Il filo rosso che lega questo studio effettuato sull’artista è il rapporto che ha avuto con le Biennali e le gallerie private; lo scopo della tesi è capire se l’ambiente veneziano abbia saputo cogliere e riconoscere le novità dell’artista romano, padre della cosiddetta Scuola Romana che attraversa tutto il Novecento. Nel primo capitolo si analizzano gli anni della Scuola di Via Cavour, così consacrata da Roberto Longhi, nata dal sodalizio tra Mafai, Scipione e Raphael, e le prime esposizioni romane che lo portano negli anni Trenta ad esporre nelle Biennali di Maraini, oggetto di studi del secondo capitolo. Nel terzo capitolo, gli anni ‘40 , i rapporti intrattenuti con la Galleria l’Arcobaleno e con il gallerista Carlo Cardazzo offrono una prospettiva critica diversa dalla Biennale. A completare il percorso veneziano di Mafai, nel quarto capitolo si rivolge lo sguardo alle Biennali di Pallucchini e il passaggio all’astrattismo.

Mario Mafai a Venezia. La fortuna espositiva tra Biennali e gallerie private.

OMICCIOLI, CHIARA
2023/2024

Abstract

L’elaborato prende in considerazione la figura dell’artista romano Mario Mafai presente nel panorama artistico veneziano della prima metà del Novecento. Il filo rosso che lega questo studio effettuato sull’artista è il rapporto che ha avuto con le Biennali e le gallerie private; lo scopo della tesi è capire se l’ambiente veneziano abbia saputo cogliere e riconoscere le novità dell’artista romano, padre della cosiddetta Scuola Romana che attraversa tutto il Novecento. Nel primo capitolo si analizzano gli anni della Scuola di Via Cavour, così consacrata da Roberto Longhi, nata dal sodalizio tra Mafai, Scipione e Raphael, e le prime esposizioni romane che lo portano negli anni Trenta ad esporre nelle Biennali di Maraini, oggetto di studi del secondo capitolo. Nel terzo capitolo, gli anni ‘40 , i rapporti intrattenuti con la Galleria l’Arcobaleno e con il gallerista Carlo Cardazzo offrono una prospettiva critica diversa dalla Biennale. A completare il percorso veneziano di Mafai, nel quarto capitolo si rivolge lo sguardo alle Biennali di Pallucchini e il passaggio all’astrattismo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24510