La presente tesi rappresenta un primo tentativo di studio degli errori commessi dagli apprendenti italofoni di cinese L2 nell’uso delle strutture di durata, condotto tramite l’analisi contrastiva di un corpus di frasi ottenute sottoponendo un campione di ricerca e un gruppo di controllo – rispettivamente, gli studenti e i parlanti madrelingua cinese – a una prova appositamente predisposta. Con il termine “strutture di durata” si intendono qui tre costruzioni della lingua cinese sintatticamente diverse: il complemento di durata, l’espressione di durata predicativa e il sintagma di durata preverbale in frase negativa. Esse prevedono numerose regole per la collocazione temporale dell’azione e per il posizionamento reciproco dell’espressione di durata e dell’eventuale oggetto diretto, le quali rendono questo aspetto della sintassi cinese degno di studio dal punto di vista glottodidattico e dell’analisi degli errori. La tesi è articolata in quattro capitoli: il primo presenta le principali regole che governano l’uso delle tre strutture di durata. Il secondo offre una panoramica degli studi sugli errori commessi dagli studenti di cinese L2 nell’apprendimento di esse. Il terzo presenta le domande di ricerca, il protocollo metodologico, la natura del campione e del gruppo di controllo; sono inoltre inseriti i dati dei madrelingua raccolti tramite il test. Il quarto capitolo offre una panoramica delle principali teorie sullo studio degli errori nella Second Language Acquisition, illustra le risposte degli apprendenti e ne descrive gli errori commessi attraverso il confronto della loro produzione linguistica con quella dei madrelingua e, infine, tenta di spiegarli attraverso le teorie glottodidattiche precedentemente presentate.

Analisi contrastiva degli errori commessi dagli apprendenti italofoni di cinese L2 nell’uso delle strutture di durata: uno studio sperimentale

NOBILE, GIACOMO
2023/2024

Abstract

La presente tesi rappresenta un primo tentativo di studio degli errori commessi dagli apprendenti italofoni di cinese L2 nell’uso delle strutture di durata, condotto tramite l’analisi contrastiva di un corpus di frasi ottenute sottoponendo un campione di ricerca e un gruppo di controllo – rispettivamente, gli studenti e i parlanti madrelingua cinese – a una prova appositamente predisposta. Con il termine “strutture di durata” si intendono qui tre costruzioni della lingua cinese sintatticamente diverse: il complemento di durata, l’espressione di durata predicativa e il sintagma di durata preverbale in frase negativa. Esse prevedono numerose regole per la collocazione temporale dell’azione e per il posizionamento reciproco dell’espressione di durata e dell’eventuale oggetto diretto, le quali rendono questo aspetto della sintassi cinese degno di studio dal punto di vista glottodidattico e dell’analisi degli errori. La tesi è articolata in quattro capitoli: il primo presenta le principali regole che governano l’uso delle tre strutture di durata. Il secondo offre una panoramica degli studi sugli errori commessi dagli studenti di cinese L2 nell’apprendimento di esse. Il terzo presenta le domande di ricerca, il protocollo metodologico, la natura del campione e del gruppo di controllo; sono inoltre inseriti i dati dei madrelingua raccolti tramite il test. Il quarto capitolo offre una panoramica delle principali teorie sullo studio degli errori nella Second Language Acquisition, illustra le risposte degli apprendenti e ne descrive gli errori commessi attraverso il confronto della loro produzione linguistica con quella dei madrelingua e, infine, tenta di spiegarli attraverso le teorie glottodidattiche precedentemente presentate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24449