La metodologia CLIL nell'istruzione professionale nell'ambito dei tirocini e degli ultimi progressi tecnologici

The purpose of this paper is to research CLIL (Content and Language Integrated Learning) methodology applied in vocational education through the lens of the latest technological advances and internship experiences abroad. The aim is to fill a gap in the language field of education, particularly vocational education. The study examines CLIL methodology and VET (Vocational Education and Training) programmes. Thus, the Erasmus+ (European Union University Student Mobility Programme) programmes are explored, as well as ENAIP (Ente Nazionale ACLI Istruzione Professionale) and EVTA (European Union Vocational Training Association) for the organisation and promotion of traineeships in vocational education. The survey considers whether and how vocational schools adopt CLIL, and if so, by whom they are supported and how placements are organised and funded. It also frames the European CLIL programmes promoted by the European Commission and considers how these are implemented in Europe, and particularly in Italy, with the case study of ENAIP. New technological advances are also examined, how they are employed and whether they are known and used in CLIL. Finally, space is given to research on virtual school exchanges, on-line tools and new technological tools. The research questions to be answered are the following: how is CLIL implemented in Europe, and particularly in Italy with the ENAIP case study? What are the new technological advances? How are they applied in CLIL? What are virtual school exchanges, on-line tools and new technological tools? Is CLIL promoted and used in vocational schools? Who are these schools supported by and how are placements organised and funded? The answer to these questions is intended as a step towards the valorisation of CLIL in vocational training.

Il presente scritto è finalizzato alla ricerca sulla metodologia CLIL (Apprendimento Integrato di Contenuto e Linguaggio) applicata nell’educazione professionale attraverso la lente degli ultimi progressi tecnologici e delle esperienze di tirocinio all’estero. L'obiettivo è quello di colmare una lacuna nel campo linguistico dell’istruzione, in particolare di quella professionale. Lo studio prende in esame la metodologia CLIL e i programmi VET (Istruzione e Formazione Professionale). Vengono dunque esplorati i programmi Erasmus+ (Programma di Mobilità Studentesca Universitaria dell’Unione Europea), nonché ENAIP (Ente Nazionale ACLI Istruzione Professionale) ed EVTA (Associazione di Formazione Professionale dell’Unione Europea) per l’organizzazione e la promozione di tirocini nell’istruzione professionale. L’indagine considera se e come le scuole professionali adottano il CLIL, e, nel caso affermativo, da chi sono supportate e come sono organizzati e finanziati i tirocini. Inoltre, inquadra i programmi CLIL europei promossi dalla Commissione Europea e considera come questi vengono implementati in Europa, e, in modo particolare in Italia, con il caso studio dell’ENAIP. Oggetto d’esame sono altresì i nuovi progressi tecnologici, come sono impiegati e se sono noti e utilizzati nel CLIL. Infine, spazio viene dato alla ricerca sugli scambi virtuali scolastici, gli strumenti on-line e i nuovi mezzi tecnologici. Le domande di ricerca a cui si è cercato di dare risposta sono le seguenti: come è implementato il CLIL in Europa, e in modo particolare in Italia con il caso studio dell’ENAIP? Quali sono i nuovi progressi tecnologici? Come vengono applicati nel CLIL? Quali sono gli scambi virtuali scolastici, gli strumenti on-line e i nuovi mezzi tecnologici? Il CLIL è promosso e utilizzato nelle scuole professionali? Da chi sono supportate queste scuole e come sono organizzati e finanziati i tirocini? La risposta a queste domande vuole rappresentare un passo in avanti verso la valorizzazione del CLIL nell’ambito dell'addestramento professionale.