L’intuizione della visione cosmoteandrica di Raimon Panikkar all’interno della nostra cultura si può porre come un percorso rilevante da un punto di vista sia filosofico sia etico. Più nello specifico, vi è al centro una rivalutazione del ruolo dell’Uomo, del Mondo e di Dio all’interno della Realtà attuale, non solo seguendo le orme della tradizione occidentale, ma anche in dialogo con la visione orientale di cui Panikkar è espressione diretta. Analizzando la sua intuizione presente nell’ Opera Omnia, la dimensione umana, la dimensione terrestre e la dimensione divina emergono come una unità relazionale in grado sia di manifestare la pienezza del reale attraverso la loro interrelazione sia di dar valore alla specificità di ogni singola dimensione attraverso il concetto di inter-in-dipendenza. A partire dalle riflessioni panikkariane, l’obiettivo dell'elaborato è quello di suggerire una visione meno frammentaria della realtà, seguendo anche la metodologia del dialogo interreligioso, dell’integrazione tra la teoria e la prassi e dell'assunzione della prospettiva advaita, al fine di ottenere come risultato una visione più unitaria e consapevole di ogni ambito del reale. In conclusione, suggerendo anche un approccio pratico sviluppato a partire dai testi panikkarariani, l'autore individua nell'Ecosofia l'espressione di un rinnovato e consapevole rapporto tra l'Uomo e la Natura, all'insegna di una metanoia fondata sul rispetto, sulla responsabilità e sulla relazione.
La visione cosmoteandrica e il preludio ecosofico di Raimon Panikkar
FRAGALI, ALESSIA
2023/2024
Abstract
L’intuizione della visione cosmoteandrica di Raimon Panikkar all’interno della nostra cultura si può porre come un percorso rilevante da un punto di vista sia filosofico sia etico. Più nello specifico, vi è al centro una rivalutazione del ruolo dell’Uomo, del Mondo e di Dio all’interno della Realtà attuale, non solo seguendo le orme della tradizione occidentale, ma anche in dialogo con la visione orientale di cui Panikkar è espressione diretta. Analizzando la sua intuizione presente nell’ Opera Omnia, la dimensione umana, la dimensione terrestre e la dimensione divina emergono come una unità relazionale in grado sia di manifestare la pienezza del reale attraverso la loro interrelazione sia di dar valore alla specificità di ogni singola dimensione attraverso il concetto di inter-in-dipendenza. A partire dalle riflessioni panikkariane, l’obiettivo dell'elaborato è quello di suggerire una visione meno frammentaria della realtà, seguendo anche la metodologia del dialogo interreligioso, dell’integrazione tra la teoria e la prassi e dell'assunzione della prospettiva advaita, al fine di ottenere come risultato una visione più unitaria e consapevole di ogni ambito del reale. In conclusione, suggerendo anche un approccio pratico sviluppato a partire dai testi panikkarariani, l'autore individua nell'Ecosofia l'espressione di un rinnovato e consapevole rapporto tra l'Uomo e la Natura, all'insegna di una metanoia fondata sul rispetto, sulla responsabilità e sulla relazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24403