Oggetto della tesi è l’analisi del modello di Black e Litterman, sviluppato con l’obiettivo di apportare dei miglioramenti al principale modello di asset allocation esistente, l’ottimizzazione media-varianza di Markowitz. Il primo capitolo introduce le motivazioni che hanno condotto Black e Litterman alla formulazione di un nuovo modello, attraverso una breve descrizione della teoria di Markowitz e delle relative problematiche. Il secondo capitolo spiega dettagliatamente il modello di B-L, in particolare l’ottenimento della formula principale, i diversi parametri che la compongono e la specificazione delle views, anche attraverso il contributo di altri autori. Per ottenere i rendimenti attesi secondo B-L, il punto di riferimento è rappresentato dal vettore dei rendimenti d’equilibrio, il quale viene combinato con le aspettative formulate dal singolo investitore: in questo modo il portafoglio ottimo secondo B-L si discosta dal portafoglio d’equilibrio in base alle views e al relativo livello di confidenza espresso dall’investitore. Nel terzo capitolo il funzionamento del modello di B-L viene messo alla prova attraverso alcune applicazioni al mercato azionario italiano, che permettono di confrontare la performance del portafoglio ottimo ottenuto con B-L con le performance di altri portafogli ottimi. Infine il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla presentazione di alcuni modelli alternativi e all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi del modello di B-L, con relative considerazioni conclusive.
Il modello di Black e Litterman e suoi sviluppi con applicazioni al mercato finanziario italiano
Marcon, Stefania
2012/2013
Abstract
Oggetto della tesi è l’analisi del modello di Black e Litterman, sviluppato con l’obiettivo di apportare dei miglioramenti al principale modello di asset allocation esistente, l’ottimizzazione media-varianza di Markowitz. Il primo capitolo introduce le motivazioni che hanno condotto Black e Litterman alla formulazione di un nuovo modello, attraverso una breve descrizione della teoria di Markowitz e delle relative problematiche. Il secondo capitolo spiega dettagliatamente il modello di B-L, in particolare l’ottenimento della formula principale, i diversi parametri che la compongono e la specificazione delle views, anche attraverso il contributo di altri autori. Per ottenere i rendimenti attesi secondo B-L, il punto di riferimento è rappresentato dal vettore dei rendimenti d’equilibrio, il quale viene combinato con le aspettative formulate dal singolo investitore: in questo modo il portafoglio ottimo secondo B-L si discosta dal portafoglio d’equilibrio in base alle views e al relativo livello di confidenza espresso dall’investitore. Nel terzo capitolo il funzionamento del modello di B-L viene messo alla prova attraverso alcune applicazioni al mercato azionario italiano, che permettono di confrontare la performance del portafoglio ottimo ottenuto con B-L con le performance di altri portafogli ottimi. Infine il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla presentazione di alcuni modelli alternativi e all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi del modello di B-L, con relative considerazioni conclusive.File | Dimensione | Formato | |
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