La tesi si pone l’obiettivo di rispondere alle domande di ricerca “Come si interpreta la Scuola? Come e perché si fa Scuola?”, ripensando (de)costruttivamente le inclinazioni epistemologiche e fenomenologiche nell’Antropologia dell’educazione e i costrutti pedagogici (educazione, istruzione, formazione, didattica) tramite un’ampia etnografia antropologica di lunga durata con un approccio ermeneutico, dinamista, pragmatico e olistico che ha coinvolto docenti e studenti di due classi seconde nella scuola secondaria superiore dell’ITIS Carlo Zuccante di Mestre (VE) in Italia. Per comprendere le dinamiche e le pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento si pongono le emozioni come emografie nel possibilizzare le risonanze relazionali nell’incorporazione esperienziale e comunicativa dei saperi dello studente e dei docenti, e del sapere prodotto nell’istituzione scolastica nelle sue forme orali e scritte, disciplinari, sociali e valutativi. Le relazioni vengono vissute e interpretate tramite aspetti dello spazio, degli oggetti-soggetti, linguistici ed extralinguistici, sonori, temporali, della memoria e di genere attraverso il sentimento come atmosfera-eco alla base delle modalità di senso nello spazio scolastico. La ricerca di campo è accompagnata da una serie di conversazioni con enti e associazioni esterni al campo che si concentrano sulla riflessione metastorica del concetto di Scuola nel contesto italiano, ripensando la formazione dei sé nei contesti educativi.
Emografie nell’Antropologia dell’educazione. Possibilizzare risonanze e atmosfere-echi nel biennio in una scuola secondaria superiore a Mestre.
VENTURA, VALENTINA ANNA
2023/2024
Abstract
La tesi si pone l’obiettivo di rispondere alle domande di ricerca “Come si interpreta la Scuola? Come e perché si fa Scuola?”, ripensando (de)costruttivamente le inclinazioni epistemologiche e fenomenologiche nell’Antropologia dell’educazione e i costrutti pedagogici (educazione, istruzione, formazione, didattica) tramite un’ampia etnografia antropologica di lunga durata con un approccio ermeneutico, dinamista, pragmatico e olistico che ha coinvolto docenti e studenti di due classi seconde nella scuola secondaria superiore dell’ITIS Carlo Zuccante di Mestre (VE) in Italia. Per comprendere le dinamiche e le pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento si pongono le emozioni come emografie nel possibilizzare le risonanze relazionali nell’incorporazione esperienziale e comunicativa dei saperi dello studente e dei docenti, e del sapere prodotto nell’istituzione scolastica nelle sue forme orali e scritte, disciplinari, sociali e valutativi. Le relazioni vengono vissute e interpretate tramite aspetti dello spazio, degli oggetti-soggetti, linguistici ed extralinguistici, sonori, temporali, della memoria e di genere attraverso il sentimento come atmosfera-eco alla base delle modalità di senso nello spazio scolastico. La ricerca di campo è accompagnata da una serie di conversazioni con enti e associazioni esterni al campo che si concentrano sulla riflessione metastorica del concetto di Scuola nel contesto italiano, ripensando la formazione dei sé nei contesti educativi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24382