Lo studio alla base dell’elaborato verterà sull’analisi del Mediterraneo come spazio di alterità, luogo dai confini liquidi e sfumati, culla di civiltà e ponte geografico e culturale fra diverse genti. Né pienamente assimilabile all’occidente europeo, né pienamente al di fuori della sfera di influenza culturale occidentale, il Mediterraneo è da sempre un luogo di scambi e prestiti, di incontri e talvolta scontri; le caratteristiche oniriche e magiche delle sue genti, le pratiche culturali e artistiche e il modo di intendere la visione verranno studiati in relazione al legame con la cultura locale per tentare di creare un atlante immaginario in cui comparare realtà distanti nel tempo e nello spazio. Alla base di ciò, lo studio storiografico del francese Fernand Braudel che in “La Méditerranée” guarda alla regione come a un’unità, paesi dalle diverse genti e culture accomunate però da clima, paesaggi e pratiche culturali. Attraverso approfondimenti di carattere antropologico si cercherà di spiegare l’origine dei modi di vedere, pensare e vivere delle genti dei paesi rivieraschi, su tutti si darà spazio alla controra, lasso temporale comprendente le ore immediatamente dopo il mezzogiorno, le più calde delle assolate giornate d’estate; le origini culturali di questo momento della giornata risalgono all’antica Grecia e sono connesse al culto del dio Pan, il demone diurno d’Arcadia, che soleva riposare in queste calde ore.

Alterità, vitalismo e magia. Il Sud come soglia

DI CLEMENTE, IVAN
2023/2024

Abstract

Lo studio alla base dell’elaborato verterà sull’analisi del Mediterraneo come spazio di alterità, luogo dai confini liquidi e sfumati, culla di civiltà e ponte geografico e culturale fra diverse genti. Né pienamente assimilabile all’occidente europeo, né pienamente al di fuori della sfera di influenza culturale occidentale, il Mediterraneo è da sempre un luogo di scambi e prestiti, di incontri e talvolta scontri; le caratteristiche oniriche e magiche delle sue genti, le pratiche culturali e artistiche e il modo di intendere la visione verranno studiati in relazione al legame con la cultura locale per tentare di creare un atlante immaginario in cui comparare realtà distanti nel tempo e nello spazio. Alla base di ciò, lo studio storiografico del francese Fernand Braudel che in “La Méditerranée” guarda alla regione come a un’unità, paesi dalle diverse genti e culture accomunate però da clima, paesaggi e pratiche culturali. Attraverso approfondimenti di carattere antropologico si cercherà di spiegare l’origine dei modi di vedere, pensare e vivere delle genti dei paesi rivieraschi, su tutti si darà spazio alla controra, lasso temporale comprendente le ore immediatamente dopo il mezzogiorno, le più calde delle assolate giornate d’estate; le origini culturali di questo momento della giornata risalgono all’antica Grecia e sono connesse al culto del dio Pan, il demone diurno d’Arcadia, che soleva riposare in queste calde ore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24349