Questo lavoro di tesi mira a indagare la ricezione in Italia del poeta russo-sovietico Boris Abramovič Sluckij (1919-1986), figura chiave della letteratura del dopoguerra in Unione Sovietica. Attraverso un’analisi delle traduzioni, delle pubblicazioni critiche e del contesto storico-letterario, l’elaborato esplora come l’opera di Sluckij sia stata introdotta, interpretata e valorizzata in Italia dal 1956, anno della prima apparizione in Italia del poeta, sino ad oggi. Il lavoro è strutturato in tre capitoli ed essi corrispondo alle tre diverse rappresentazioni del poeta che si sono susseguite nella sua ricezione in Italia: il poeta 'allineato', il poeta 'clandestino' e il poeta 'rimodellato' dalla scoperta di scritti v stol.

La ricezione in Italia di Boris Sluckij

PIERPAOLI, VALENTINA
2023/2024

Abstract

Questo lavoro di tesi mira a indagare la ricezione in Italia del poeta russo-sovietico Boris Abramovič Sluckij (1919-1986), figura chiave della letteratura del dopoguerra in Unione Sovietica. Attraverso un’analisi delle traduzioni, delle pubblicazioni critiche e del contesto storico-letterario, l’elaborato esplora come l’opera di Sluckij sia stata introdotta, interpretata e valorizzata in Italia dal 1956, anno della prima apparizione in Italia del poeta, sino ad oggi. Il lavoro è strutturato in tre capitoli ed essi corrispondo alle tre diverse rappresentazioni del poeta che si sono susseguite nella sua ricezione in Italia: il poeta 'allineato', il poeta 'clandestino' e il poeta 'rimodellato' dalla scoperta di scritti v stol.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24329