Il presente studio affronta un aspetto particolare dell’attività professionale dell’architetto Costantino Dardi, quello relativo agli allestimenti temporanei. La ricerca si propone un duplice obiettivo: quello di ricostruire, in maniera metodica e organica, il quadro generale della produzione di allestimenti temporanei e quello di costruire una nuova chiave di lettura dell’opera di Dardi, in modo da dimostrare quanto l’allestimento temporaneo sia stato fondamentale nella sua architettura. La tesi è strutturata in due parti: la prima parte è volta a dimostrare l’importanza che l’arte assume nell’attività di Dardi, e soprattutto ad offrire la panoramica generale degli interventi relativi al tema museale e dell’allestimento temporaneo. La seconda parte invece si propone, attraverso l’analisi dettagliata di sette casi studio, di dimostrare come e quanto l’attività di allestitore di eventi temporanei sia stata significativa per Dardi sia come terreno di sperimentazione che di applicazione della sua architettura. La ricerca si è basata su fonti primarie e secondarie. Si è partiti dalla ricerca bibliografica e dall’inventario del fondo archivistico da cui sono state estrapolate le informazioni chiave che sono state ordinate in un database, utilizzato come strumento di analisi dei dati. La ricerca archivistica si è svolta presso il Centro Archivi del Museo Maxxi di Roma e si è basata sull’analisi di diversi tipi di documenti, tra cui disegni progettuali, documenti testuali e fotografie. L’insieme di questi elementi ha permesso la ricostruzione puntuale delle mostre e delle loro caratteristiche architettoniche.

L'arte del mostrare. L'importanza degli allestimenti temporanei nell'architettura di Costantino Dardi.

D'UBALDI, NOEMI
2023/2024

Abstract

Il presente studio affronta un aspetto particolare dell’attività professionale dell’architetto Costantino Dardi, quello relativo agli allestimenti temporanei. La ricerca si propone un duplice obiettivo: quello di ricostruire, in maniera metodica e organica, il quadro generale della produzione di allestimenti temporanei e quello di costruire una nuova chiave di lettura dell’opera di Dardi, in modo da dimostrare quanto l’allestimento temporaneo sia stato fondamentale nella sua architettura. La tesi è strutturata in due parti: la prima parte è volta a dimostrare l’importanza che l’arte assume nell’attività di Dardi, e soprattutto ad offrire la panoramica generale degli interventi relativi al tema museale e dell’allestimento temporaneo. La seconda parte invece si propone, attraverso l’analisi dettagliata di sette casi studio, di dimostrare come e quanto l’attività di allestitore di eventi temporanei sia stata significativa per Dardi sia come terreno di sperimentazione che di applicazione della sua architettura. La ricerca si è basata su fonti primarie e secondarie. Si è partiti dalla ricerca bibliografica e dall’inventario del fondo archivistico da cui sono state estrapolate le informazioni chiave che sono state ordinate in un database, utilizzato come strumento di analisi dei dati. La ricerca archivistica si è svolta presso il Centro Archivi del Museo Maxxi di Roma e si è basata sull’analisi di diversi tipi di documenti, tra cui disegni progettuali, documenti testuali e fotografie. L’insieme di questi elementi ha permesso la ricostruzione puntuale delle mostre e delle loro caratteristiche architettoniche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24213