L’elaborato affronta lo studio dell’attività artistica di Vitaliano Trevisan riguardante la produzione di libri e di testi teatrali. Particolare attenzione viene data all’analisi di questi ultimi e alle diverse rappresentazioni teatrali portate in scena non solo di testi suoi, ma anche traduzione ed adattamenti di testi di altri autori. Incontri e testimonianze di amici, colleghi come attori e registi contribuiscono a definire la personalità di questo artista ed il suo modo di intendere la messa in scena di rappresentazioni teatrali. Queste si caratterizzano per il linguaggio essenziale, la scenografia minimalista, mentre, al contrario, grande rilievo è dato alla musica che l’artista, con trascorsi di batterista jazz, apprezzava particolarmente. La sua attività di drammaturgo risente non solo dell’influenza esercitata dalle opere di Samuel Beckett, di Thomas Bernhard, dalla pittura di Francis Bacon nonché di drammaturghi come Joe Norton e Sarah Kane. Molto spesso autobiografiche le sue opere sono tutte ambientate nel Veneto ed in particolare a Vicenza e provincia. Non solo l’ambiente operaio è preso in esame, ma anche quello alto borghese come avviene nell’ultima opera teatrale che l’autore, ancora in vita, ha potuto seguire e guidarne la realizzazione: Il delirio del particolare L’elaborato si concentra sullo studio ed analisi appunto di questo suo ultimo lavoro incentrato sulla figura di Carlo Scarpa e di come l’autore abbia saputo trasferire sulla scena le caratteristiche che definiscono il lavoro di questo architetto.

Vitaliano Trevisan e il suo teatro. Un’analisi della scenografia per la prima rappresentazione de “Il Delirio del Particolare”

CARMAGNOLA, VALERIA
2023/2024

Abstract

L’elaborato affronta lo studio dell’attività artistica di Vitaliano Trevisan riguardante la produzione di libri e di testi teatrali. Particolare attenzione viene data all’analisi di questi ultimi e alle diverse rappresentazioni teatrali portate in scena non solo di testi suoi, ma anche traduzione ed adattamenti di testi di altri autori. Incontri e testimonianze di amici, colleghi come attori e registi contribuiscono a definire la personalità di questo artista ed il suo modo di intendere la messa in scena di rappresentazioni teatrali. Queste si caratterizzano per il linguaggio essenziale, la scenografia minimalista, mentre, al contrario, grande rilievo è dato alla musica che l’artista, con trascorsi di batterista jazz, apprezzava particolarmente. La sua attività di drammaturgo risente non solo dell’influenza esercitata dalle opere di Samuel Beckett, di Thomas Bernhard, dalla pittura di Francis Bacon nonché di drammaturghi come Joe Norton e Sarah Kane. Molto spesso autobiografiche le sue opere sono tutte ambientate nel Veneto ed in particolare a Vicenza e provincia. Non solo l’ambiente operaio è preso in esame, ma anche quello alto borghese come avviene nell’ultima opera teatrale che l’autore, ancora in vita, ha potuto seguire e guidarne la realizzazione: Il delirio del particolare L’elaborato si concentra sullo studio ed analisi appunto di questo suo ultimo lavoro incentrato sulla figura di Carlo Scarpa e di come l’autore abbia saputo trasferire sulla scena le caratteristiche che definiscono il lavoro di questo architetto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24201