L’elaborato esamina il contributo della Biennale di Istanbul allo sviluppo dell’arte contemporanea in Turchia attraverso un’indagine critica e analitica del contesto storico, delle pratiche curatoriali e dell’impatto che l’evento ha avuto sia sul panorama artistico internazionale sia sulla trasformazione della città che la ospita a partire dal 1987.
Tramite lo studio dei fattori politici, sociali e culturali che hanno influenzato ogni edizione, viene evidenziato il ruolo della Biennale come spazio artistico contemporaneo. Si approfondisce, inoltre, come la manifestazione abbia promosso il dialogo culturale, affrontando tematiche rilevanti come la memoria, l’identità, la globalizzazione e l’uso dell’arte in contesti di instabilità politica e sociale. Specifici capitoli sono dedicati alla relazione tra la Biennale e la città di Istanbul e alla nascita del padiglione turco alla Biennale di Venezia, conseguenza diretta dell’aumento dell’esposizione della scena artistica turca. Infine, un elemento distintivo all'interno di questo scritto è l’intervista con l'artista Gülsün Karamustafa, figura chiave nel panorama dell’arte contemporanea, la cui esperienza personale e le riflessioni artistiche offrono una prospettiva originale su come la Biennale di Istanbul sia stata in grado di rappresentare la realtà turca, mantenendo un confronto sempre vivo fra tradizione e innovazione nella pratica artistica internazionale. Questo scritto fornisce una visione complessiva della Biennale di Istanbul come un’entità in continuo mutamento e in grado di arricchirsi e adattarsi alle difficoltà del presente, senza mai ridursi a un concetto monolitico e immutabile.

La Biennale di Istanbul: Cartografia dell'immaginario contemporaneo

LAUDENZI, GIULIA
2023/2024

Abstract

L’elaborato esamina il contributo della Biennale di Istanbul allo sviluppo dell’arte contemporanea in Turchia attraverso un’indagine critica e analitica del contesto storico, delle pratiche curatoriali e dell’impatto che l’evento ha avuto sia sul panorama artistico internazionale sia sulla trasformazione della città che la ospita a partire dal 1987.
Tramite lo studio dei fattori politici, sociali e culturali che hanno influenzato ogni edizione, viene evidenziato il ruolo della Biennale come spazio artistico contemporaneo. Si approfondisce, inoltre, come la manifestazione abbia promosso il dialogo culturale, affrontando tematiche rilevanti come la memoria, l’identità, la globalizzazione e l’uso dell’arte in contesti di instabilità politica e sociale. Specifici capitoli sono dedicati alla relazione tra la Biennale e la città di Istanbul e alla nascita del padiglione turco alla Biennale di Venezia, conseguenza diretta dell’aumento dell’esposizione della scena artistica turca. Infine, un elemento distintivo all'interno di questo scritto è l’intervista con l'artista Gülsün Karamustafa, figura chiave nel panorama dell’arte contemporanea, la cui esperienza personale e le riflessioni artistiche offrono una prospettiva originale su come la Biennale di Istanbul sia stata in grado di rappresentare la realtà turca, mantenendo un confronto sempre vivo fra tradizione e innovazione nella pratica artistica internazionale. Questo scritto fornisce una visione complessiva della Biennale di Istanbul come un’entità in continuo mutamento e in grado di arricchirsi e adattarsi alle difficoltà del presente, senza mai ridursi a un concetto monolitico e immutabile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24185