Pubblicato su rivista dal 1992 al 1997 e trasposto in anime nello stesso periodo in cui è stato serializzato, Pretty Guardian Sailor Moon di Takeuchi Naoko è senza dubbio una delle opere simbolo della storia dei manga e dell'animazione giapponese. Diventato un fenomeno sociale che ha saputo affascinare un vasto pubblico eterogeneo, ancora oggi sa attirare un gran numero di fan e, sebbene alcuni alti e bassi nel corso degli anni, la sua fama non è mai scemata. Ma come ha fatto quest’ opera a mantenere la sua popolarità, tanto da festeggiare in gran stile il suo trentesimo anniversario? Per rispondere a questo quesito, per prima cosa verranno presi in esame gli esordi e l’evoluzione del filone mahō shōjo, genere a cui l’opera appartiene. Dopo una breve discussione in merito al manga Codename Sailor V, raramente ricordato ma senza il quale la saga di Sailor Moon non avrebbe mai visto la luce, si passerà a una contestualizzazione del manga e delle due versioni animate di Pretty Guardian Sailor Moon, con un focus sulle tematiche e sugli elementi di innovazione presenti in questi prodotti. Analizzate le (ri)letture in chiave queer di relazioni e personaggi presenti nelle varie trasposizioni, si esamineranno nel dettaglio le iconiche e amate guerriere della serie e si discuterà inoltre del ruolo ricoperto dalla divisa alla marinara. Verranno infine prese in esame quelle che si ritengono essere le strategie attuate per mantenere viva la popolarità dell’opera per tutti questi anni, come eventi a tema e mirate collaborazioni.
Guerriere Sailor, trent’anni di combattenti che vestono alla marinara
GOZZINI, ERIKA
2023/2024
Abstract
Pubblicato su rivista dal 1992 al 1997 e trasposto in anime nello stesso periodo in cui è stato serializzato, Pretty Guardian Sailor Moon di Takeuchi Naoko è senza dubbio una delle opere simbolo della storia dei manga e dell'animazione giapponese. Diventato un fenomeno sociale che ha saputo affascinare un vasto pubblico eterogeneo, ancora oggi sa attirare un gran numero di fan e, sebbene alcuni alti e bassi nel corso degli anni, la sua fama non è mai scemata. Ma come ha fatto quest’ opera a mantenere la sua popolarità, tanto da festeggiare in gran stile il suo trentesimo anniversario? Per rispondere a questo quesito, per prima cosa verranno presi in esame gli esordi e l’evoluzione del filone mahō shōjo, genere a cui l’opera appartiene. Dopo una breve discussione in merito al manga Codename Sailor V, raramente ricordato ma senza il quale la saga di Sailor Moon non avrebbe mai visto la luce, si passerà a una contestualizzazione del manga e delle due versioni animate di Pretty Guardian Sailor Moon, con un focus sulle tematiche e sugli elementi di innovazione presenti in questi prodotti. Analizzate le (ri)letture in chiave queer di relazioni e personaggi presenti nelle varie trasposizioni, si esamineranno nel dettaglio le iconiche e amate guerriere della serie e si discuterà inoltre del ruolo ricoperto dalla divisa alla marinara. Verranno infine prese in esame quelle che si ritengono essere le strategie attuate per mantenere viva la popolarità dell’opera per tutti questi anni, come eventi a tema e mirate collaborazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24140