La presente tesi consiste nell’edizione critica delle diciotto lettere bitestimoniali dell’epistolario del principale esponente italiano degli Spirituali Francescani, Angelo Clareno (1240/55-1337), raccolta composta su commissione di Simone da Cascia per mano di Giovanni da Salerno. Le epistole in oggetto sono trasmesse da due codici in lingua latina (M = Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magliabechiano XXXIX 75; CS = Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi H.IX.1167 (2)) e parzialmente trovano spazio all’interno del volgarizzamento (P = Pesaro, Biblioteca Oliveriana, manoscritto 1942). L’edizione che ne è emersa segue le edizioni di R. G. Musto e L. von Auw, adottando uno sguardo più ampio sulla tradizione manoscritta nel suo complesso, quando invece le precedenti edizioni, pur rappresentando un contributo significativo, si sono focalizzate sul solo codice M. Dopo un’introduzione di carattere storiografico sulla raccolta epistolare, a partire dal suo ritrovamento fino alle più recenti edizioni, si fornisce l’analisi della tradizione manoscritta completa di descrizione dei codici latini e del volgarizzamento, e proposta di stemma codicum con il fine di ricostruire la genealogia dei codici finora rinvenuti. Infine, viene riportato il testo delle lettere, corredato da apparato critico di varianti e fonti.

Epistolario di Angelo Clareno: edizione critica delle lettere bitestimoniali.

Petroni, Sabina
2024/2025

Abstract

La presente tesi consiste nell’edizione critica delle diciotto lettere bitestimoniali dell’epistolario del principale esponente italiano degli Spirituali Francescani, Angelo Clareno (1240/55-1337), raccolta composta su commissione di Simone da Cascia per mano di Giovanni da Salerno. Le epistole in oggetto sono trasmesse da due codici in lingua latina (M = Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magliabechiano XXXIX 75; CS = Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi H.IX.1167 (2)) e parzialmente trovano spazio all’interno del volgarizzamento (P = Pesaro, Biblioteca Oliveriana, manoscritto 1942). L’edizione che ne è emersa segue le edizioni di R. G. Musto e L. von Auw, adottando uno sguardo più ampio sulla tradizione manoscritta nel suo complesso, quando invece le precedenti edizioni, pur rappresentando un contributo significativo, si sono focalizzate sul solo codice M. Dopo un’introduzione di carattere storiografico sulla raccolta epistolare, a partire dal suo ritrovamento fino alle più recenti edizioni, si fornisce l’analisi della tradizione manoscritta completa di descrizione dei codici latini e del volgarizzamento, e proposta di stemma codicum con il fine di ricostruire la genealogia dei codici finora rinvenuti. Infine, viene riportato il testo delle lettere, corredato da apparato critico di varianti e fonti.
2024-07-16
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