Questo studio esamina gli effetti dell’uso della lingua dei segni sullo sviluppo linguistico dei bambini udenti. Si parte dall’idea che i gesti siano una componente fondamentale della comunicazione umana e dello sviluppo del linguaggio. Si passa, poi, al concetto di Baby Sign, metodologia innovativa per la comunicazione precoce con neonati e bambini in tenera età. Viene condotta un’analisi approfondita della letteratura scientifica sul tema, esaminandone vantaggi e svantaggi. Successivamente ci si focalizza sull'integrazione della lingua dei segni come strumento educativo per migliorare le abilità linguistiche nei bambini udenti in età prescolare. La parte sperimentale è stata condotta presso una scuola dell’infanzia nella provincia di Forlì-Cesena, dove sono stati coinvolti sei bambini suddivisi in tre gruppi: LIS, Italiano e Controllo. Il Gruppo LIS ha appreso i segni tramite attività ludiche, mentre gli altri hanno lavorato sugli stessi concetti verbalmente o non hanno ricevuto alcun intervento specifico. I risultati hanno dimostrato che l'integrazione della LIS favorisce lo sviluppo linguistico: i bambini del Gruppo LIS hanno registrato un aumento significativo della lunghezza media degli enunciati (LME), una maggiore varietà lessicale e narrazioni più coerenti rispetto agli altri gruppi. Inoltre, la LIS ha migliorato la fluidità narrativa, con un uso più frequente di connettivi temporali e causali. In conclusione, l’integrazione della LIS si è dimostrata efficace nel potenziare lo sviluppo linguistico nei bambini udenti, offrendo un metodo educativo inclusivo applicabile in vari contesti scolastici.
Promuovere il linguaggio espressivo nei bambini udenti tramite l'utilizzo dei segni della LIS: uno studio sperimentale
Zammarchi, Gaia
2024/2025
Abstract
Questo studio esamina gli effetti dell’uso della lingua dei segni sullo sviluppo linguistico dei bambini udenti. Si parte dall’idea che i gesti siano una componente fondamentale della comunicazione umana e dello sviluppo del linguaggio. Si passa, poi, al concetto di Baby Sign, metodologia innovativa per la comunicazione precoce con neonati e bambini in tenera età. Viene condotta un’analisi approfondita della letteratura scientifica sul tema, esaminandone vantaggi e svantaggi. Successivamente ci si focalizza sull'integrazione della lingua dei segni come strumento educativo per migliorare le abilità linguistiche nei bambini udenti in età prescolare. La parte sperimentale è stata condotta presso una scuola dell’infanzia nella provincia di Forlì-Cesena, dove sono stati coinvolti sei bambini suddivisi in tre gruppi: LIS, Italiano e Controllo. Il Gruppo LIS ha appreso i segni tramite attività ludiche, mentre gli altri hanno lavorato sugli stessi concetti verbalmente o non hanno ricevuto alcun intervento specifico. I risultati hanno dimostrato che l'integrazione della LIS favorisce lo sviluppo linguistico: i bambini del Gruppo LIS hanno registrato un aumento significativo della lunghezza media degli enunciati (LME), una maggiore varietà lessicale e narrazioni più coerenti rispetto agli altri gruppi. Inoltre, la LIS ha migliorato la fluidità narrativa, con un uso più frequente di connettivi temporali e causali. In conclusione, l’integrazione della LIS si è dimostrata efficace nel potenziare lo sviluppo linguistico nei bambini udenti, offrendo un metodo educativo inclusivo applicabile in vari contesti scolastici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/23926