Nella società moderna, le città hanno un ruolo sempre più prominente. Il XXI secolo osserva una rapida urbanizzazione e l’elevato ammontare di abitanti urbani sottopone le generazioni a importanti sfide, acuendo i preesistenti problemi socio-economici e ambientali. In questo contesto, la smart city si sta consolidando come una soluzione promettente per rispondere alle sfide odierne. La città intelligente è un tema di vasta portata che racchiude in sé diversi aspetti della vita urbana e, per questo, risulta difficile da circoscrivere in una definizione univoca. Nell’era digitale, l’elemento tecnologico sta divenendo un punto focale delle strategie di sviluppo urbano e in tutto il mondo si sta cercando di sfruttare il potenziale dell’informatizzazione per rivoluzionare il modo in cui le città allocano le risorse, ottimizzare le pratiche governative e promuovere una crescita più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’innovazione tecnologica è considerata in grado di trasformare le modalità di erogazione dei servizi pubblici e di gestire più efficacemente le infrastrutture urbane e i processi di inurbamento in corso. Anche la RPC ha abbracciato questa concezione, investendo in tecnologia e innovazione. Le smart city sono parte di un modello decennale di programmi governativi volti a digitalizzare e informatizzare gli ecosistemi urbani cinesi, per elevare il proprio status globale, irrobustirsi a livello interno e fare in modo che tutti gli abitanti godano di eguali benefici. Le città si configurano come centri di crescita e una gestione ottimale delle loro infrastrutture e servizi risulta strumentale al conseguimento di tali obiettivi. La presente tesi si propone di esaminare il concetto di smart city e la sua applicazione ed evoluzione all’interno del vasto contesto cinese e si articola su tre aspetti chiave, corrispondenti strutturalmente a tre capitoli. Il primo capitolo discute il concetto di città intelligente da una prospettiva teorica, inquadrando i presupposti politico-ideologici su cui esso si fonda e alcune delle iniziative politiche che stanno cementando l’approccio e il modello di smart city cinese. Il secondo capitolo si focalizza sul fulcro delle iniziative tecnologiche: i cittadini. A fronte dell’enfasi posta in ambito politico, si discute se le smart city possano davvero essere uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini e qual è il loro impatto sulle condizioni di vita all’interno di un Paese così esteso. In questa sezione, viene proposta una distinzione tra qualità della vita oggettiva e soggettiva. Mediante i case-study selezionati, viene esaminato il parametro della qualità della vita da due punti di vista diversi: il primo cerca di identificare quali fattori di un ambiente urbano incidono maggiormente sul comfort di chi vi risiede e identifica le tendenze e le differenze nella qualità della vita a livello urbano e regionale. Il secondo effettua una disamina da un punto di vista più centrato sull’intelligence urbana, cercando di chiarire se e in che modo gli investimenti nelle smart city possano rispondere alle reali esigenze dei cittadini e migliorarne le condizioni di vita. Il terzo capitolo discute il tema del digital divide, scandagliando le dinamiche con cui possono presentarsi disparità di accesso e utilizzo alle tecnologie e le possibili contromisure per promuovere l’inclusione digitale. Può la spasmodica introduzione delle tecnologie urbane fungere da leva per ridurre le disuguaglianze e migliorare effettivamente la qualità della vita dei cittadini o rappresenta un ulteriore aggravio alle già complesse dinamiche socio-economiche?
Tecnologie urbane: ponti o barriere? La qualità della vita nelle smart city cinesi e la sfida del digital divide
Accardo, Mariele
2024/2025
Abstract
Nella società moderna, le città hanno un ruolo sempre più prominente. Il XXI secolo osserva una rapida urbanizzazione e l’elevato ammontare di abitanti urbani sottopone le generazioni a importanti sfide, acuendo i preesistenti problemi socio-economici e ambientali. In questo contesto, la smart city si sta consolidando come una soluzione promettente per rispondere alle sfide odierne. La città intelligente è un tema di vasta portata che racchiude in sé diversi aspetti della vita urbana e, per questo, risulta difficile da circoscrivere in una definizione univoca. Nell’era digitale, l’elemento tecnologico sta divenendo un punto focale delle strategie di sviluppo urbano e in tutto il mondo si sta cercando di sfruttare il potenziale dell’informatizzazione per rivoluzionare il modo in cui le città allocano le risorse, ottimizzare le pratiche governative e promuovere una crescita più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’innovazione tecnologica è considerata in grado di trasformare le modalità di erogazione dei servizi pubblici e di gestire più efficacemente le infrastrutture urbane e i processi di inurbamento in corso. Anche la RPC ha abbracciato questa concezione, investendo in tecnologia e innovazione. Le smart city sono parte di un modello decennale di programmi governativi volti a digitalizzare e informatizzare gli ecosistemi urbani cinesi, per elevare il proprio status globale, irrobustirsi a livello interno e fare in modo che tutti gli abitanti godano di eguali benefici. Le città si configurano come centri di crescita e una gestione ottimale delle loro infrastrutture e servizi risulta strumentale al conseguimento di tali obiettivi. La presente tesi si propone di esaminare il concetto di smart city e la sua applicazione ed evoluzione all’interno del vasto contesto cinese e si articola su tre aspetti chiave, corrispondenti strutturalmente a tre capitoli. Il primo capitolo discute il concetto di città intelligente da una prospettiva teorica, inquadrando i presupposti politico-ideologici su cui esso si fonda e alcune delle iniziative politiche che stanno cementando l’approccio e il modello di smart city cinese. Il secondo capitolo si focalizza sul fulcro delle iniziative tecnologiche: i cittadini. A fronte dell’enfasi posta in ambito politico, si discute se le smart city possano davvero essere uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini e qual è il loro impatto sulle condizioni di vita all’interno di un Paese così esteso. In questa sezione, viene proposta una distinzione tra qualità della vita oggettiva e soggettiva. Mediante i case-study selezionati, viene esaminato il parametro della qualità della vita da due punti di vista diversi: il primo cerca di identificare quali fattori di un ambiente urbano incidono maggiormente sul comfort di chi vi risiede e identifica le tendenze e le differenze nella qualità della vita a livello urbano e regionale. Il secondo effettua una disamina da un punto di vista più centrato sull’intelligence urbana, cercando di chiarire se e in che modo gli investimenti nelle smart city possano rispondere alle reali esigenze dei cittadini e migliorarne le condizioni di vita. Il terzo capitolo discute il tema del digital divide, scandagliando le dinamiche con cui possono presentarsi disparità di accesso e utilizzo alle tecnologie e le possibili contromisure per promuovere l’inclusione digitale. Può la spasmodica introduzione delle tecnologie urbane fungere da leva per ridurre le disuguaglianze e migliorare effettivamente la qualità della vita dei cittadini o rappresenta un ulteriore aggravio alle già complesse dinamiche socio-economiche?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/23848