Il 3 novembre 2023 il Ca’ Foscari Short Film Festival e il Museo d’Arte Orientale hanno organizzato un seminario dedicato al teatro Nō nella sua rielaborazione più contemporanea attraverso la realtà virtuale. L’elaborato si basa sulle tematiche protagoniste di questo incontro: l’innovativa tecnologia aerial imaging by retro-reflection (AIRR) è infatti stata adottata per la messa in scena di "VR Nō Ghost in the shell", spettacolo teatrale diretto dal regista Shutarō Oku che unisce il mondo del manga e del teatro Nō. Questa nuova tecnologia si fonda su un concetto chiave: non necessita l’uso di visori per la realtà virtuale. La tesi iniziando dall’analisi dell’impegno della scena veneziana per l’arte digitale e della figura del regista Shutarō Oku, analizza l’opera "VR Nō Ghost in the shell": punto di incontro tra passato, presente e futuro. È infatti da qui che è possibile la disquisizione della tecnologia AIRR e la correlata indagine per cui, come successo per il cinetoscopio di Thomas Edison, la tendenza sia quella di un certo distacco dall’uso del visore nel momento artistico, il quale lavora a discapito della dimensione collettiva dello spazio culturale. "VR Nō Ghost in the shell" può essere l’inizio di un nuovo tipo di intrattenimento artistico, la cui esperienza completa comprende anche un’occasione di aggregazione sociale e comunitaria: un momento condiviso.

Il momento culturale condiviso - La tecnologia AIRR tra "Ghost In the Shell" e il teatro Nō verso la rimozione del visore per un nuovo tipo di intrattenimento artistico

Pegolo, Maria
2024/2025

Abstract

Il 3 novembre 2023 il Ca’ Foscari Short Film Festival e il Museo d’Arte Orientale hanno organizzato un seminario dedicato al teatro Nō nella sua rielaborazione più contemporanea attraverso la realtà virtuale. L’elaborato si basa sulle tematiche protagoniste di questo incontro: l’innovativa tecnologia aerial imaging by retro-reflection (AIRR) è infatti stata adottata per la messa in scena di "VR Nō Ghost in the shell", spettacolo teatrale diretto dal regista Shutarō Oku che unisce il mondo del manga e del teatro Nō. Questa nuova tecnologia si fonda su un concetto chiave: non necessita l’uso di visori per la realtà virtuale. La tesi iniziando dall’analisi dell’impegno della scena veneziana per l’arte digitale e della figura del regista Shutarō Oku, analizza l’opera "VR Nō Ghost in the shell": punto di incontro tra passato, presente e futuro. È infatti da qui che è possibile la disquisizione della tecnologia AIRR e la correlata indagine per cui, come successo per il cinetoscopio di Thomas Edison, la tendenza sia quella di un certo distacco dall’uso del visore nel momento artistico, il quale lavora a discapito della dimensione collettiva dello spazio culturale. "VR Nō Ghost in the shell" può essere l’inizio di un nuovo tipo di intrattenimento artistico, la cui esperienza completa comprende anche un’occasione di aggregazione sociale e comunitaria: un momento condiviso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/23682