Il presente studio esplora il fenomeno linguistico della miratività nel dialetto di Rosolini, un comune situato nella Sicilia sud-orientale. La ricerca si concentra sull’espressione di sorpresa e inaspettatezza in questa varietà dialettale, analizzando le diverse strategie linguistiche adottate da 16 giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 29 anni, equamente suddivisi per genere. Dopo un’introduzione sul contesto geolinguistico di Rosolini e una panoramica delle convenzioni ortografiche utilizzate per trascrivere il dialetto locale, lo studio delinea il concetto di miratività e ne esamina le diverse strategie. Utilizzando metodologie quali il Bilingual language Profile (Birdsong et al. 2012), la Frog Story (Berman & Slobin 1994) e il Discourse Completion Task (Blum-Kulka & Olshtain 1984), sono stati raccolti dati empirici attraverso registrazioni audio, che sono stati successivamente trascritti e analizzati. I dati raccolti hanno permesso di identificare tre strategie predominanti: l’uso della Pseudo-Coordinazione con i verbi funzionali prendere e andare e l’uso delle domande retoriche introdotte da espressioni come ma u sai ca… ‘ma lo sai che’ e a com’è ca… ‘com’è che’. Tra queste, la Pseudo-Coordinazione con il V1 prendere è risultata essere la strategia più utilizzata. I risultati ottenuti indicano che l’impiego delle strategie mirative non sembra essere correlato all’indice di dominanza linguistica. Lo studio contribuisce a una comprensione più ampia della miratività nelle varietà italoromanze, fornendo nuove prospettive e arricchendo il quadro linguistico siciliano.
L'espressione della miratività nel dialetto di Rosolini
Francalanza, Graziana
2024/2025
Abstract
Il presente studio esplora il fenomeno linguistico della miratività nel dialetto di Rosolini, un comune situato nella Sicilia sud-orientale. La ricerca si concentra sull’espressione di sorpresa e inaspettatezza in questa varietà dialettale, analizzando le diverse strategie linguistiche adottate da 16 giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 29 anni, equamente suddivisi per genere. Dopo un’introduzione sul contesto geolinguistico di Rosolini e una panoramica delle convenzioni ortografiche utilizzate per trascrivere il dialetto locale, lo studio delinea il concetto di miratività e ne esamina le diverse strategie. Utilizzando metodologie quali il Bilingual language Profile (Birdsong et al. 2012), la Frog Story (Berman & Slobin 1994) e il Discourse Completion Task (Blum-Kulka & Olshtain 1984), sono stati raccolti dati empirici attraverso registrazioni audio, che sono stati successivamente trascritti e analizzati. I dati raccolti hanno permesso di identificare tre strategie predominanti: l’uso della Pseudo-Coordinazione con i verbi funzionali prendere e andare e l’uso delle domande retoriche introdotte da espressioni come ma u sai ca… ‘ma lo sai che’ e a com’è ca… ‘com’è che’. Tra queste, la Pseudo-Coordinazione con il V1 prendere è risultata essere la strategia più utilizzata. I risultati ottenuti indicano che l’impiego delle strategie mirative non sembra essere correlato all’indice di dominanza linguistica. Lo studio contribuisce a una comprensione più ampia della miratività nelle varietà italoromanze, fornendo nuove prospettive e arricchendo il quadro linguistico siciliano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/23642