Presso il Museo storico del Castello di Miramare, Trieste, si è tenuta nel 2017, in occasione dei centocinquant’anni dalla morte di Massimiliano d’Asburgo, la mostra “Massimiliano e l’Esotismo. Arte Orientale nel Castello di Miramare”, la quale ha visto l’esposizione al pubblico di 191 opere simbolo del concetto di Oriente diffusosi in Europa durante il XVII/XIX secolo. È lo scopo di questo elaborato andare a indagare come l’Arciduca Massimiliano sia entrato in possesso di queste opere di arte estremorientale, in particolare quelle giapponesi, andando così ad identificare tre macro-aree di indagine: i doni o gli oggetti delle collezioni degli Asburgo-Lorena, gli acquisti presso le botteghe di antiquariato o durante i viaggi e le opere prodotte su commissione da parte di manifatture europee. Tuttavia, per comprendere la natura di tale raccolta di oggetti è di interesse indagare non solo sulla vita di Massimiliano stesso, ma anche il fenomeno del collezionismo triestino come unicum nel suo genere e lo sviluppo dei commerci Occidente-Giappone a partire dal XVII secolo.
La raccolta di arte giapponese presso il Castello di Miramare.
Raimondi, Lara
2019/2020
Abstract
Presso il Museo storico del Castello di Miramare, Trieste, si è tenuta nel 2017, in occasione dei centocinquant’anni dalla morte di Massimiliano d’Asburgo, la mostra “Massimiliano e l’Esotismo. Arte Orientale nel Castello di Miramare”, la quale ha visto l’esposizione al pubblico di 191 opere simbolo del concetto di Oriente diffusosi in Europa durante il XVII/XIX secolo. È lo scopo di questo elaborato andare a indagare come l’Arciduca Massimiliano sia entrato in possesso di queste opere di arte estremorientale, in particolare quelle giapponesi, andando così ad identificare tre macro-aree di indagine: i doni o gli oggetti delle collezioni degli Asburgo-Lorena, gli acquisti presso le botteghe di antiquariato o durante i viaggi e le opere prodotte su commissione da parte di manifatture europee. Tuttavia, per comprendere la natura di tale raccolta di oggetti è di interesse indagare non solo sulla vita di Massimiliano stesso, ma anche il fenomeno del collezionismo triestino come unicum nel suo genere e lo sviluppo dei commerci Occidente-Giappone a partire dal XVII secolo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/2356