Il presente lavoro va inteso come naturale prosecuzione di un progetto di ricerca sull'insediamento altomedievale di Comacchio avviato già da alcuni anni dall'Insegnamento di Archeologia medievale dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Nello specifico, la ricerca si pone l'obiettivo di proporre una ricostruzione del paesaggio comacchiese tra VIII e X secolo d.C. Le metodologie utilizzate sono state quelle proprie della topografia tradizionale (studio della cartografia storica e della toponomastica, aerofotointerpretazione) e della geoarcheologia. Parte integrante del lavoro è stata rappresentata, infatti, da una serie di carotaggi effettuati nell'immediato entroterra comacchiese allo scopo di prelevare campioni di sedimento da datare tramite radiocarbonio. Il pregresso ed i dati acquisiti nell'ambito della ricerca sono stati dunque inseriti in una piattaforma GIS, che ne ha consentito, prima di tutto, un posizionamento preciso. La loro interpolazione attraverso i moduli di analisi spaziale offerti dal sistema informatico (gestito tramite il software open source Quantum Gis) e la loro constestualizzazione storico-archeologica ha portato, in conlusione, all'elaborazione di un modello ricostruttivo.
Il paesaggio comacchiese altomedievale tra topografia e geoarcheologia.
Rucco, Alessandro Alessio
2013/2014
Abstract
Il presente lavoro va inteso come naturale prosecuzione di un progetto di ricerca sull'insediamento altomedievale di Comacchio avviato già da alcuni anni dall'Insegnamento di Archeologia medievale dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Nello specifico, la ricerca si pone l'obiettivo di proporre una ricostruzione del paesaggio comacchiese tra VIII e X secolo d.C. Le metodologie utilizzate sono state quelle proprie della topografia tradizionale (studio della cartografia storica e della toponomastica, aerofotointerpretazione) e della geoarcheologia. Parte integrante del lavoro è stata rappresentata, infatti, da una serie di carotaggi effettuati nell'immediato entroterra comacchiese allo scopo di prelevare campioni di sedimento da datare tramite radiocarbonio. Il pregresso ed i dati acquisiti nell'ambito della ricerca sono stati dunque inseriti in una piattaforma GIS, che ne ha consentito, prima di tutto, un posizionamento preciso. La loro interpolazione attraverso i moduli di analisi spaziale offerti dal sistema informatico (gestito tramite il software open source Quantum Gis) e la loro constestualizzazione storico-archeologica ha portato, in conlusione, all'elaborazione di un modello ricostruttivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/2339