Tutta la tradizione filosofica occidentale e teologica ha considerato il corpo e i suoi sensi come elementi poco degni di studio e di ricerca filosofica: sede di piaceri effimeri e non portatori di verità e conoscenza. La filosofia contemporanea ha ridato interesse allo studio del corpo riportandolo al centro dell'attenzione come principale ricettore e mediatore delle nostre percezioni. Con questa ricerca si vuole focalizzare l’attenzione sul corpo e in particolare sul sistema gustativo. Il gusto viene presentato come mezzo per il superamento del dualismo anima corpo e come strumento di educazione compassionevole verso la terra ed i suoi abitanti. In un primo momento si ripercorre la storia del pensiero filosofico occidentale mettendo in rilievo il dualismo e le linee di pensiero che hanno portato ad una concezione negativa del corpo. In un secondo momento si presenta una personale rivalutazione dell’elemento “Gusto” inteso, in primis, come elemento trascendentale del dualismo “cartesiano” attraverso il suo meccanismo funzionale che si fonda in un giuoco tra realtà(cibo) e ricordo ed esperienza vissuta. L’idea è quella che il gusto possa anche essere educato, appunto, in modo compassionevole tale da divenire portatore di rimandi di esperienza legati appunto alla compassione. Questo tipo di dinamica, che soddisfa un bisogno primario tramite l’educazione al piacere del gusto, può essere una pratica comportamentale valida anche per il soddisfacimento di altri bisogni umani.

Il gusto compassionevole

Galetti, Andrea
2014/2015

Abstract

Tutta la tradizione filosofica occidentale e teologica ha considerato il corpo e i suoi sensi come elementi poco degni di studio e di ricerca filosofica: sede di piaceri effimeri e non portatori di verità e conoscenza. La filosofia contemporanea ha ridato interesse allo studio del corpo riportandolo al centro dell'attenzione come principale ricettore e mediatore delle nostre percezioni. Con questa ricerca si vuole focalizzare l’attenzione sul corpo e in particolare sul sistema gustativo. Il gusto viene presentato come mezzo per il superamento del dualismo anima corpo e come strumento di educazione compassionevole verso la terra ed i suoi abitanti. In un primo momento si ripercorre la storia del pensiero filosofico occidentale mettendo in rilievo il dualismo e le linee di pensiero che hanno portato ad una concezione negativa del corpo. In un secondo momento si presenta una personale rivalutazione dell’elemento “Gusto” inteso, in primis, come elemento trascendentale del dualismo “cartesiano” attraverso il suo meccanismo funzionale che si fonda in un giuoco tra realtà(cibo) e ricordo ed esperienza vissuta. L’idea è quella che il gusto possa anche essere educato, appunto, in modo compassionevole tale da divenire portatore di rimandi di esperienza legati appunto alla compassione. Questo tipo di dinamica, che soddisfa un bisogno primario tramite l’educazione al piacere del gusto, può essere una pratica comportamentale valida anche per il soddisfacimento di altri bisogni umani.
2014-02-25
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/2310