Il tema delle politiche di childcare è diventato un tema centrale in Europa da quando gli studi hanno messo in luce i benefici dell’accesso ai servizi per l’infanzia (ECEC)nelle prime fasi della vita, soprattutto in quanto è stata riconosciuta la capacità degli stessi di porre le basi per lo sviluppo psico-fisico del bambino e gli apprendimenti futuri. In relazione a questo, gran parte degli stati Europei ha cominciato ad implementare misure focalizzate sull’offerta di servizi per l’infanzia, in modo tale da consentire una maggiore partecipazione dei bambini a questi servizi. Nonostante questo, l'equilibrio tra domanda e offerta di servizi ECEC continua ad essere un elemento critico, soprattutto nelle fasce di età più basse, ossia nella 0-3, sono pochi i paesi che riescono a soddisfare la domanda di servizi ECEC. Le criticità maggiori emergono in relazione al fatto che le ricerche recenti hanno dimostrato che l'accesso ai servizi ECEC per i bambini sotto i tre anni è socialmente stratificato, in quanto i genitori con un livello socioeconomico più elevato hanno maggiori probabilità di far accedere i figli a questi servizi. L'obiettivo che si pone questa tesi è quello di cercare di comprendere quali sono i fattori che hanno maggiore impatto sulle differenze di accesso ai servizi per la prima infanzia per le famiglie con un reddito basso. Per fare questo la ricerca seguirà un approccio comparativo, mettendo in relazione e confrontando diverse politiche e strumenti attuati, nella realizzazione dei servizi per l’infanzia, da tre paesi: Italia, Francia e Svezia. Paesi che presentano tassi di partecipazione ai servizi ECEC nettamente diversi per le diverse fasce di reddito. L’approccio metodologico che seguirà questo lavoro di tesi è un approccio quali-quantitativo, nella prima fase qualitativa, attraverso una ricognizione bibliografica, si andranno a mettere in relazione le differenze nell’implementazione dei servizi ECEC dei tre paesi oggetto dell’analisi, a quest’analisi seguirà la fase quantitativa per verificare le ipotesi della domanda di ricerca, ossia: “Quali sono i fattori che influiscono sulla maggiore o minore presenza di bambini con un reddito più basso nei servizi della prima infanzia (guardando a Italia, Francia e Svezia)?”
Disuguaglianze socio-economiche nell’accesso ai servizi per la prima infanzia: un'analisi comparata tra Italia, Francia e Svezia
Mustali, Dorjana
2024/2025
Abstract
Il tema delle politiche di childcare è diventato un tema centrale in Europa da quando gli studi hanno messo in luce i benefici dell’accesso ai servizi per l’infanzia (ECEC)nelle prime fasi della vita, soprattutto in quanto è stata riconosciuta la capacità degli stessi di porre le basi per lo sviluppo psico-fisico del bambino e gli apprendimenti futuri. In relazione a questo, gran parte degli stati Europei ha cominciato ad implementare misure focalizzate sull’offerta di servizi per l’infanzia, in modo tale da consentire una maggiore partecipazione dei bambini a questi servizi. Nonostante questo, l'equilibrio tra domanda e offerta di servizi ECEC continua ad essere un elemento critico, soprattutto nelle fasce di età più basse, ossia nella 0-3, sono pochi i paesi che riescono a soddisfare la domanda di servizi ECEC. Le criticità maggiori emergono in relazione al fatto che le ricerche recenti hanno dimostrato che l'accesso ai servizi ECEC per i bambini sotto i tre anni è socialmente stratificato, in quanto i genitori con un livello socioeconomico più elevato hanno maggiori probabilità di far accedere i figli a questi servizi. L'obiettivo che si pone questa tesi è quello di cercare di comprendere quali sono i fattori che hanno maggiore impatto sulle differenze di accesso ai servizi per la prima infanzia per le famiglie con un reddito basso. Per fare questo la ricerca seguirà un approccio comparativo, mettendo in relazione e confrontando diverse politiche e strumenti attuati, nella realizzazione dei servizi per l’infanzia, da tre paesi: Italia, Francia e Svezia. Paesi che presentano tassi di partecipazione ai servizi ECEC nettamente diversi per le diverse fasce di reddito. L’approccio metodologico che seguirà questo lavoro di tesi è un approccio quali-quantitativo, nella prima fase qualitativa, attraverso una ricognizione bibliografica, si andranno a mettere in relazione le differenze nell’implementazione dei servizi ECEC dei tre paesi oggetto dell’analisi, a quest’analisi seguirà la fase quantitativa per verificare le ipotesi della domanda di ricerca, ossia: “Quali sono i fattori che influiscono sulla maggiore o minore presenza di bambini con un reddito più basso nei servizi della prima infanzia (guardando a Italia, Francia e Svezia)?”File | Dimensione | Formato | |
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