Il presente studio si focalizza sull'analisi delle dinamiche storiche che hanno portato la Libia ad essere uno degli odierni stati nordafricani più violenti ed irrequieti. In primo luogo si descrivono le fasi storiche di formazione dello stato nazionale libico, partendo dalle prime popolazioni che lo hanno abitato ed influenzato sia politicamente che culturalmente, con la principale finalità di studiare l'impatto provocato dalla colonizzazione italiana che si prolunga per svariati anni. In secondo luogo, vengono approfonditi: il ruolo delle Libia nel contesto internazionale tra i due conflitti mondiali, le prime relazioni "diplomatiche" con le potenze europee e i rapporti bilaterali mantenuti con l'Italia. Particolare attenzione viene riservata al regime istituito dal colonnello Gheddafi. Infine, si delineano i tratti del fenomeno migratorio cercando di comprendere se la Libia, al giorno d'oggi, funge da paese di transito per le migrazioni verso l'Europa, o se è essa stessa paese di migrazione. In questa ultima fase si sviluppa l'analisi dei flussi migratori e come viene affrontato il fenomeno da parte dell'Unione Europea, dell' ONU e della giurisdizione italiana. Inoltre, si espone il ruolo che la Guardia Costiera italiana svolge nel Mar Mediterraneo nel salvataggio di vite umane; particolare attenzione viene rivolta anche alla presenza delle ONG, al lavoro che svolgono e all'impatto sia positivo che negativo che producono sull'opinione pubblica dei governi nazionali e a livello dell'Unione Europea.
LA LIBIA TRA STORIA E FENOMENO MIGRATORIO: PAESE DI PARTENZA O DI TRANSITO?
Guderzo, Giorgia
2019/2020
Abstract
Il presente studio si focalizza sull'analisi delle dinamiche storiche che hanno portato la Libia ad essere uno degli odierni stati nordafricani più violenti ed irrequieti. In primo luogo si descrivono le fasi storiche di formazione dello stato nazionale libico, partendo dalle prime popolazioni che lo hanno abitato ed influenzato sia politicamente che culturalmente, con la principale finalità di studiare l'impatto provocato dalla colonizzazione italiana che si prolunga per svariati anni. In secondo luogo, vengono approfonditi: il ruolo delle Libia nel contesto internazionale tra i due conflitti mondiali, le prime relazioni "diplomatiche" con le potenze europee e i rapporti bilaterali mantenuti con l'Italia. Particolare attenzione viene riservata al regime istituito dal colonnello Gheddafi. Infine, si delineano i tratti del fenomeno migratorio cercando di comprendere se la Libia, al giorno d'oggi, funge da paese di transito per le migrazioni verso l'Europa, o se è essa stessa paese di migrazione. In questa ultima fase si sviluppa l'analisi dei flussi migratori e come viene affrontato il fenomeno da parte dell'Unione Europea, dell' ONU e della giurisdizione italiana. Inoltre, si espone il ruolo che la Guardia Costiera italiana svolge nel Mar Mediterraneo nel salvataggio di vite umane; particolare attenzione viene rivolta anche alla presenza delle ONG, al lavoro che svolgono e all'impatto sia positivo che negativo che producono sull'opinione pubblica dei governi nazionali e a livello dell'Unione Europea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/227