Nel 2014, la regione del Sud-est asiatico non ha ancora sviluppato un sistema di protezione dei rifugiati che sia organico ed efficace nonostante ne ospiti più di ogni altra regione nel mondo. Da un punto di vista storico le cause dei flussi di migrazione forzata derivavano dai conflitti sorti dopo la seconda guerra mondiale in seguito allo stravolgente processo di decolonizzazione e creazione di nuovi confini. Tutt'oggi l'intera regione viene frammentata da scontri etnici e religiosi, soffre enormi disparità tra paesi ricchi e sottosviluppati e tra aree integrate nei mercati internazionali e altre estremamente povere. Come se ciò non bastasse l'area è soggetta a disastri naturali come terremoti, tsunami, siccità ed epidemie. Nuovi flussi migratori scatenati da povertà, disperazione e persecuzione si scontrano con un sistema legale troppo acerbo per gestirli. Lasciati senza protezione, i rifugiati cadono nelle mani dei trafficanti e degli sfruttatori, vengono incarcerati come criminali o muoiono durante il viaggio verso un futuro che sperano sia migliore. Il primo capitolo di questo lavoro intende dare un quadro degli strumenti creati dalla comunità internazionale a favore dei rifugiati, mentre nel secondo si affronteranno le principali migrazioni forzate nella regione. Nella terza parte, il focus sarà sulla Malesia, uno dei principali porti di approdo e transito. Vista la mancanza di un quadro legale che affronti i problemi dei richiedenti asilo, si cercherà di evidenziare le carenze del sistema di accoglienza malese tramite il racconto delle storie, tragicamente vere, dei rifugiati. La discussione si concentrerà su tre fasi dell'odissea di un richiedente asilo: il viaggio, l'arrivo e la sopravvivenza nello stato d'accoglienza che rispecchiano problemi come la tratta di esseri umani, l'incarcerazione, lo sfruttamento e il ruolo delle ONG. Il quarto e ultimo capitolo proverà a proporre una soluzione legale per la Malesia da un sistema di riconoscimento dello status di rifugiato efficace ed efficiente, a politiche post-riconoscimento e ad un eventuale sistema regionale di protezione.
Forced migrations in South-East Asia, the case of Malaysia
Pravato, Alessandro
2014/2015
Abstract
Nel 2014, la regione del Sud-est asiatico non ha ancora sviluppato un sistema di protezione dei rifugiati che sia organico ed efficace nonostante ne ospiti più di ogni altra regione nel mondo. Da un punto di vista storico le cause dei flussi di migrazione forzata derivavano dai conflitti sorti dopo la seconda guerra mondiale in seguito allo stravolgente processo di decolonizzazione e creazione di nuovi confini. Tutt'oggi l'intera regione viene frammentata da scontri etnici e religiosi, soffre enormi disparità tra paesi ricchi e sottosviluppati e tra aree integrate nei mercati internazionali e altre estremamente povere. Come se ciò non bastasse l'area è soggetta a disastri naturali come terremoti, tsunami, siccità ed epidemie. Nuovi flussi migratori scatenati da povertà, disperazione e persecuzione si scontrano con un sistema legale troppo acerbo per gestirli. Lasciati senza protezione, i rifugiati cadono nelle mani dei trafficanti e degli sfruttatori, vengono incarcerati come criminali o muoiono durante il viaggio verso un futuro che sperano sia migliore. Il primo capitolo di questo lavoro intende dare un quadro degli strumenti creati dalla comunità internazionale a favore dei rifugiati, mentre nel secondo si affronteranno le principali migrazioni forzate nella regione. Nella terza parte, il focus sarà sulla Malesia, uno dei principali porti di approdo e transito. Vista la mancanza di un quadro legale che affronti i problemi dei richiedenti asilo, si cercherà di evidenziare le carenze del sistema di accoglienza malese tramite il racconto delle storie, tragicamente vere, dei rifugiati. La discussione si concentrerà su tre fasi dell'odissea di un richiedente asilo: il viaggio, l'arrivo e la sopravvivenza nello stato d'accoglienza che rispecchiano problemi come la tratta di esseri umani, l'incarcerazione, lo sfruttamento e il ruolo delle ONG. Il quarto e ultimo capitolo proverà a proporre una soluzione legale per la Malesia da un sistema di riconoscimento dello status di rifugiato efficace ed efficiente, a politiche post-riconoscimento e ad un eventuale sistema regionale di protezione.File | Dimensione | Formato | |
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