La Legge di Stabilità 2015 (L. n. 190 del 23 dicembre 2014, art.1, c. 37-45) ha introdotto anche in Italia il regime opzionale del Patent Box che consente di detassare parte dei redditi d’impresa conseguiti grazie allo sfruttamento di determinati beni immateriali. Tale istituto mira principalmente ad incentivare i soggetti residenti a ricollocare in Italia intangible assets attualmente detenuti, per ragioni di ordine fiscale, all’estero, nonché a rendere il sistema tributario nazionale maggiormente competitivo anche per gli investitori esteri; inoltre il prerequisito dell’investimento in attività di ricerca e sviluppo necessario ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, mira a al rilancio dell’economia nazionale sotto il profilo dell’innovazione, elemento determinante ai fini dell’attrazione di nuovi capitali esteri. Il quadro normativo nazionale di base è stato più volte mutato, con numerosi interventi legislativi – quale, ad esempio, quello attuato dal D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 – volti ad allineare la disciplina nazionale agli standard internazionali, secondo le raccomandazioni dell’OCSE contenute nell’Action 5 del progetto BEPS. Le linee guida internazionali, in particolare, hanno imposto il restringimento delle tipologie di beni immateriali agevolabili con l’eliminazione dei cosiddetti marketing intangible assets. Ciò premesso, il presente lavoro mira ad approfondire la complessa disciplina del regime del Patent Box, passando in rassegna tanto l’apparato normativo e teorico di riferimento quanto i profili più strettamente operativi.

Il regime del Patent Box: evoluzione normativa e standard OCSE

Battaglia, Nicola
2018/2019

Abstract

La Legge di Stabilità 2015 (L. n. 190 del 23 dicembre 2014, art.1, c. 37-45) ha introdotto anche in Italia il regime opzionale del Patent Box che consente di detassare parte dei redditi d’impresa conseguiti grazie allo sfruttamento di determinati beni immateriali. Tale istituto mira principalmente ad incentivare i soggetti residenti a ricollocare in Italia intangible assets attualmente detenuti, per ragioni di ordine fiscale, all’estero, nonché a rendere il sistema tributario nazionale maggiormente competitivo anche per gli investitori esteri; inoltre il prerequisito dell’investimento in attività di ricerca e sviluppo necessario ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, mira a al rilancio dell’economia nazionale sotto il profilo dell’innovazione, elemento determinante ai fini dell’attrazione di nuovi capitali esteri. Il quadro normativo nazionale di base è stato più volte mutato, con numerosi interventi legislativi – quale, ad esempio, quello attuato dal D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 – volti ad allineare la disciplina nazionale agli standard internazionali, secondo le raccomandazioni dell’OCSE contenute nell’Action 5 del progetto BEPS. Le linee guida internazionali, in particolare, hanno imposto il restringimento delle tipologie di beni immateriali agevolabili con l’eliminazione dei cosiddetti marketing intangible assets. Ciò premesso, il presente lavoro mira ad approfondire la complessa disciplina del regime del Patent Box, passando in rassegna tanto l’apparato normativo e teorico di riferimento quanto i profili più strettamente operativi.
2018-07-04
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