La tesi mette in luce come il costo di prodotto può essere considerato uno strumento indispensabile per le decisioni di gestione. Nel primo capitolo si introducono le nozioni fondamentali della contabilità analitica. Il secondo e il terzo capitolo descrivono, evidenziando le principali problematiche applicative, il sistema tradizionale per centri di costo, che può dare origine al full costing e al direct costing, e l’activity-based costing. Il time-driven activity-based costing e l’activity-based management completano la trattazione dei sistemi basati sulle attività. Il quarto capitolo si concentra sull’utilizzo del costo di prodotto a fini decisionali. Per quanto riguarda le scelte di pricing si contrappone il cost-plus pricing al target costing. Il direct costing dà origine alla logica marginalistica, strumento indispensabile per le decisioni di breve periodo, dalla quale deriva la teoria dei vincoli e il throughput acconting. I costi standard, indispensabili per la programmazione, unitamente all’analisi degli scostamenti permettono la valutazione delle performance degli attori aziendali. Infine la metodologia del life cycle costing introduce il lettore nel concetto di efficienza strutturale, mentre il life cycle assessment si concentra sull’impatto ambientale del prodotto. Il quindi capitolo espone la valutazione delle rimanenze per il bilancio d’esercizio secondo i principi contabili nazionali ed internazionali, in particolare facendo riferimento all’OIC 13 e allo IAS 2. Nell’ultimo capitolo viene descritta la trattazione delle rimanenze secondo quanto disposto dal testo unico delle imposte dei redditi.

Il costo di prodotto - Dal controllo di gestione al bilancio di esercizio

Dotta, Francesco
2015/2016

Abstract

La tesi mette in luce come il costo di prodotto può essere considerato uno strumento indispensabile per le decisioni di gestione. Nel primo capitolo si introducono le nozioni fondamentali della contabilità analitica. Il secondo e il terzo capitolo descrivono, evidenziando le principali problematiche applicative, il sistema tradizionale per centri di costo, che può dare origine al full costing e al direct costing, e l’activity-based costing. Il time-driven activity-based costing e l’activity-based management completano la trattazione dei sistemi basati sulle attività. Il quarto capitolo si concentra sull’utilizzo del costo di prodotto a fini decisionali. Per quanto riguarda le scelte di pricing si contrappone il cost-plus pricing al target costing. Il direct costing dà origine alla logica marginalistica, strumento indispensabile per le decisioni di breve periodo, dalla quale deriva la teoria dei vincoli e il throughput acconting. I costi standard, indispensabili per la programmazione, unitamente all’analisi degli scostamenti permettono la valutazione delle performance degli attori aziendali. Infine la metodologia del life cycle costing introduce il lettore nel concetto di efficienza strutturale, mentre il life cycle assessment si concentra sull’impatto ambientale del prodotto. Il quindi capitolo espone la valutazione delle rimanenze per il bilancio d’esercizio secondo i principi contabili nazionali ed internazionali, in particolare facendo riferimento all’OIC 13 e allo IAS 2. Nell’ultimo capitolo viene descritta la trattazione delle rimanenze secondo quanto disposto dal testo unico delle imposte dei redditi.
2015-03-02
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/21648