Cosa rende "etnografico" un museo? Nella prima parte dell'elaborato si è tentato di rispondere a questa domanda utilizzando l'analisi di un caso concreto, il Museo del Lino di Pescarolo, anche in riferimento ad altre realtà museali significative operanti nella stessa area. Da questa ricognizione è emerso come, nel tempo, queste istituzioni abbiano interpretato ed espresso in forme anche molto diverse la propria vocazione etnografica, e il panorama che ne risulta è tutt'oggi dei più eterogenei. La recente costituzione di Rebèl, Rete dei Musei e Beni Etnografici Lombardi, nata "con lo scopo di attuare obiettivi comuni in campo scientifico, promozionale e didattico", e a cui hanno aderito i maggiori musei etnografici della regione, si presenta come una valida risposta al bisogno di partecipazione a un disegno progettuale unitario coerente e condiviso. Nella parte seguente vengono affrontate e approfondite le tematiche emerse come centrali durante l'indagine svolta per l'assunzione di una prospettiva etnografica. Frutto della ricerca è la considerazione che gli esiti attuali delle elaborazioni concettuali di molte problematiche di museografia etnografica, risultino essere almeno in parte debitori della sperimentazione autogestita di molti musei locali, che oltre a tenere in vita i propri patrimoni culturali, inserendoli e inserendosi in trame relazionali, hanno contribuito a metterne in evidenza il portato di umanità, valore fondamentale per la missione etnografica.

Pratiche etnografiche in forma di museo

Coppini, Agar Chiara Francesca
2015/2016

Abstract

Cosa rende "etnografico" un museo? Nella prima parte dell'elaborato si è tentato di rispondere a questa domanda utilizzando l'analisi di un caso concreto, il Museo del Lino di Pescarolo, anche in riferimento ad altre realtà museali significative operanti nella stessa area. Da questa ricognizione è emerso come, nel tempo, queste istituzioni abbiano interpretato ed espresso in forme anche molto diverse la propria vocazione etnografica, e il panorama che ne risulta è tutt'oggi dei più eterogenei. La recente costituzione di Rebèl, Rete dei Musei e Beni Etnografici Lombardi, nata "con lo scopo di attuare obiettivi comuni in campo scientifico, promozionale e didattico", e a cui hanno aderito i maggiori musei etnografici della regione, si presenta come una valida risposta al bisogno di partecipazione a un disegno progettuale unitario coerente e condiviso. Nella parte seguente vengono affrontate e approfondite le tematiche emerse come centrali durante l'indagine svolta per l'assunzione di una prospettiva etnografica. Frutto della ricerca è la considerazione che gli esiti attuali delle elaborazioni concettuali di molte problematiche di museografia etnografica, risultino essere almeno in parte debitori della sperimentazione autogestita di molti musei locali, che oltre a tenere in vita i propri patrimoni culturali, inserendoli e inserendosi in trame relazionali, hanno contribuito a metterne in evidenza il portato di umanità, valore fondamentale per la missione etnografica.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
815076-26111.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 5.15 MB
Formato Adobe PDF
5.15 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/21597