L’ultima frontiera della conservazione della biodiversità prevede di mantenere le specie prendendo in considerazione i rapporti che queste instaurano con gli altri organismi e che ne consentono in definitiva la sopravvivenza a lungo termine. Obbiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare come cambiassero i rapporti interspecifici per l’impollinazione a seguito dell’abbandono delle pratiche di gestione delle praterie aride. La conservazione delle praterie aride dipende dal mantenimento delle pratiche di gestione tradizionali quali sfalcio e pascolamento. Per ottemperare a questo obbiettivo abbiamo monitorato i rapporti di impollinazione tra specie entomofile ed insetti di praterie aride a diverso grado di successione (abbandono). Dal calcolo di parametri classici nello studio delle reti di impollinazione è emerso come nelle praterie gestite la rete di impollinazione sia più nested e più modulare. Le reti delle praterie gestite quindi risultano più stabili e meno soggette a estinzioni secondarie.
Evoluzione della rete di impollinazione lungo il gradiente di successione dei prati aridi
Fabris, Beatrice
2017/2018
Abstract
L’ultima frontiera della conservazione della biodiversità prevede di mantenere le specie prendendo in considerazione i rapporti che queste instaurano con gli altri organismi e che ne consentono in definitiva la sopravvivenza a lungo termine. Obbiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare come cambiassero i rapporti interspecifici per l’impollinazione a seguito dell’abbandono delle pratiche di gestione delle praterie aride. La conservazione delle praterie aride dipende dal mantenimento delle pratiche di gestione tradizionali quali sfalcio e pascolamento. Per ottemperare a questo obbiettivo abbiamo monitorato i rapporti di impollinazione tra specie entomofile ed insetti di praterie aride a diverso grado di successione (abbandono). Dal calcolo di parametri classici nello studio delle reti di impollinazione è emerso come nelle praterie gestite la rete di impollinazione sia più nested e più modulare. Le reti delle praterie gestite quindi risultano più stabili e meno soggette a estinzioni secondarie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/21545