La recente crisi economico-finanziaria che ha investito, tra gli altri, i paesi dell'Europa occidentale ha reso necessario per le banche ivi operanti un rinnovato e maggiore sforzo in termini di efficienza. Negli anni sono stati diversi gli studi concentratisi nella rilevazione dell'efficienza bancaria sviluppando tecniche sempre più sofisticate. In particolare tra gli approcci che si privilegiano si può ritrovare la Data Envelopment Analysis, un approccio non parametrico dalle interessanti proprietà che si contrappone al classico approccio econometrico. Non sono tuttavia molti gli studi che hanno applicato alle banche europee le innovative tecniche di network DEA a due stadi, le quali risultano essere ottimali nello spiegare e descrivere i processi tipici delle banche. L'inserimento di una variabile che tenga conto dei crediti non performanti (NPLs) contribuisce alla veridicità e alla significatività del modello. Il presente lavoro risponde a tali necessità mettendo inoltre in luce un aspetto che negli anni ha rivestito un'importanza sempre maggiore nell'operatività delle banche stesse: la Corporate Governance. Le relazioni che sussistono tra quest'ultima e l'efficienza bancaria sono tutt'altro che trascurabili. Suddividendo il campione di banche sotto osservazione sulla base di queste diverse variabili di Corporate Governance si può infatti ottenere un quadro immediato della capacità di una particolare categoria ad operare a livelli di inefficienza più o meno elevati. Le banche del campione sono state scelte tra i paesi di Italia, Germania e Inghilterra in modo da ottenere un campione sufficientemente variegato dal punto di vista delle variabili di Governance. Lo sviluppo del sistema bancario di questi paesi ha infatti conosciuto nel tempo strade diverse e risulta interessante senza dubbio verificare chi opera con maggiore efficienza. Il lavoro si affianca agli studi finora condotti su tale materia e da il suo contributo per comprendere come diverse variabili di Governance quali la composizione del consiglio di amministrazione, il compenso del management o la forma legale possano influenzare l'efficienza di una banca. L'effetto di queste variabili, infatti, non è stato ancora univocamente dimostrato.
Corporate Governance ed Efficienza Bancaria: un'analisi con il metodo DEA
Pittarello, Francesco
2014/2015
Abstract
La recente crisi economico-finanziaria che ha investito, tra gli altri, i paesi dell'Europa occidentale ha reso necessario per le banche ivi operanti un rinnovato e maggiore sforzo in termini di efficienza. Negli anni sono stati diversi gli studi concentratisi nella rilevazione dell'efficienza bancaria sviluppando tecniche sempre più sofisticate. In particolare tra gli approcci che si privilegiano si può ritrovare la Data Envelopment Analysis, un approccio non parametrico dalle interessanti proprietà che si contrappone al classico approccio econometrico. Non sono tuttavia molti gli studi che hanno applicato alle banche europee le innovative tecniche di network DEA a due stadi, le quali risultano essere ottimali nello spiegare e descrivere i processi tipici delle banche. L'inserimento di una variabile che tenga conto dei crediti non performanti (NPLs) contribuisce alla veridicità e alla significatività del modello. Il presente lavoro risponde a tali necessità mettendo inoltre in luce un aspetto che negli anni ha rivestito un'importanza sempre maggiore nell'operatività delle banche stesse: la Corporate Governance. Le relazioni che sussistono tra quest'ultima e l'efficienza bancaria sono tutt'altro che trascurabili. Suddividendo il campione di banche sotto osservazione sulla base di queste diverse variabili di Corporate Governance si può infatti ottenere un quadro immediato della capacità di una particolare categoria ad operare a livelli di inefficienza più o meno elevati. Le banche del campione sono state scelte tra i paesi di Italia, Germania e Inghilterra in modo da ottenere un campione sufficientemente variegato dal punto di vista delle variabili di Governance. Lo sviluppo del sistema bancario di questi paesi ha infatti conosciuto nel tempo strade diverse e risulta interessante senza dubbio verificare chi opera con maggiore efficienza. Il lavoro si affianca agli studi finora condotti su tale materia e da il suo contributo per comprendere come diverse variabili di Governance quali la composizione del consiglio di amministrazione, il compenso del management o la forma legale possano influenzare l'efficienza di una banca. L'effetto di queste variabili, infatti, non è stato ancora univocamente dimostrato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/21353