In questa tesi sperimentale viene presentato un lavoro di monitoraggio e valutazione del riavvio del processo di codigestione anaerobica fra WAS (Waste Activated Sludge) e SS-FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani selezionata alla fonte) presso l’impianto di depurazione e trattamento acque di Treviso. Il monitoraggio ha seguito il digestore in piena scala dall’inizio del processo di codigestione fino alla sua messa a regime, una volta raggiunte le condizioni di stabilità di processo. La metodologia di lavoro ha previsto la raccolta periodica di una serie di campioni, seguita dall’analisi degli stessi in laboratorio. I dati ricavati derivano sia dalle analisi di laboratorio, che dalle rilevazioni strumentali effettuate direttamente in linea d’impianto. I dati raccolti sono stati successivamente elaborati, allo scopo di ottenere un quadro completo della stabilità e delle rese di processo. Grazie al lavoro di monitoraggio è stato possibile evidenziare i punti di forza del processo ed i possibili miglioramenti. Trasformare il processo basilare di digestione anaerobica a singolo substrato in un processo di codigestione anaerobica di due substrati garantisce maggiori rese, bilanciando l’apporto di nutrienti e garantendo uno smaltimento combinato di due diverse tipologie di rifiuto. La tecnologia applicata è stata valutata in termini di sostenibilità ambientale e socio-economica all’interno del contesto dell’economia circolare, in cui si ha la trasformazione e la valorizzazione del rifiuto in risorsa vera e propria.
Fast start-up e messa a regime dell'impianto di codigestione FORSU/fanghi della città di Treviso
Moretto, Giulia
2017/2018
Abstract
In questa tesi sperimentale viene presentato un lavoro di monitoraggio e valutazione del riavvio del processo di codigestione anaerobica fra WAS (Waste Activated Sludge) e SS-FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani selezionata alla fonte) presso l’impianto di depurazione e trattamento acque di Treviso. Il monitoraggio ha seguito il digestore in piena scala dall’inizio del processo di codigestione fino alla sua messa a regime, una volta raggiunte le condizioni di stabilità di processo. La metodologia di lavoro ha previsto la raccolta periodica di una serie di campioni, seguita dall’analisi degli stessi in laboratorio. I dati ricavati derivano sia dalle analisi di laboratorio, che dalle rilevazioni strumentali effettuate direttamente in linea d’impianto. I dati raccolti sono stati successivamente elaborati, allo scopo di ottenere un quadro completo della stabilità e delle rese di processo. Grazie al lavoro di monitoraggio è stato possibile evidenziare i punti di forza del processo ed i possibili miglioramenti. Trasformare il processo basilare di digestione anaerobica a singolo substrato in un processo di codigestione anaerobica di due substrati garantisce maggiori rese, bilanciando l’apporto di nutrienti e garantendo uno smaltimento combinato di due diverse tipologie di rifiuto. La tecnologia applicata è stata valutata in termini di sostenibilità ambientale e socio-economica all’interno del contesto dell’economia circolare, in cui si ha la trasformazione e la valorizzazione del rifiuto in risorsa vera e propria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20918