La presente tesi ha lo scopo di studiare i fenomeni di alterazione di polimeri acrilici stesi su superfici di piombo. Tali fenomeni, riscontrati su un’opera d’arte contemporanea, sono stati riprodotti in laboratorio mediate invecchiamenti accelerati. L’opera considerata è stata realizzata nel 2001 da Nunzio di Stefano applicando Paraloid B72 ad una serie di pannelli di piombo opportunamente lavorati. L’opera mostra evidenti segni di alterazione, variazioni nella brillantezza del rivestimento e/o presenza di aree biancastre. Lo studio dei prodotti di alterazione ha previsto indagini in spettroscopia infrarossa, sia in situ sia attraverso microcampionamento. A seguito di tali indagini, si sono messi a punto gli invecchiamenti accelerati su provini preparati rivestendo lastrine in Pb con Paraloid B72, usato dall’artista, e B44, a scopo comparativo. Gli invecchiamenti sono stati condotti considerando i VOC (volatile organic compounds) e nella fattispecie acido acetico e acido formico, agenti che vengono facilmente rilasciati dal legno e che possono interagire con i materiali costituenti l’opera. I provini sono stati caratterizzati attraverso microscopia ottica, spettroscopia infrarossa in riflessione esterna e microscopia infrarossa. Gli invecchiamenti hanno confermato la formazione di carbossilati e carbonati di Piombo, come riscontrato nell’opera originale.
La conservazione dell’arte contemporanea: studio dei fenomeni di alterazione di polimeri acrilici su superfici di piombo.
Tresin, Laura
2015/2016
Abstract
La presente tesi ha lo scopo di studiare i fenomeni di alterazione di polimeri acrilici stesi su superfici di piombo. Tali fenomeni, riscontrati su un’opera d’arte contemporanea, sono stati riprodotti in laboratorio mediate invecchiamenti accelerati. L’opera considerata è stata realizzata nel 2001 da Nunzio di Stefano applicando Paraloid B72 ad una serie di pannelli di piombo opportunamente lavorati. L’opera mostra evidenti segni di alterazione, variazioni nella brillantezza del rivestimento e/o presenza di aree biancastre. Lo studio dei prodotti di alterazione ha previsto indagini in spettroscopia infrarossa, sia in situ sia attraverso microcampionamento. A seguito di tali indagini, si sono messi a punto gli invecchiamenti accelerati su provini preparati rivestendo lastrine in Pb con Paraloid B72, usato dall’artista, e B44, a scopo comparativo. Gli invecchiamenti sono stati condotti considerando i VOC (volatile organic compounds) e nella fattispecie acido acetico e acido formico, agenti che vengono facilmente rilasciati dal legno e che possono interagire con i materiali costituenti l’opera. I provini sono stati caratterizzati attraverso microscopia ottica, spettroscopia infrarossa in riflessione esterna e microscopia infrarossa. Gli invecchiamenti hanno confermato la formazione di carbossilati e carbonati di Piombo, come riscontrato nell’opera originale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20698