Quanto è importante comunicare l'antico nella società contemporanea? A chi spetta il ruolo di portare alla conoscenza del grande pubblico tale disciplina? Il progetto di ricerca si pone come obbiettivo quello di indagare la comunicazione della scienza archeologica in Italia tramite i media editoriali e televisivi in quanto strumenti alla portata del più ampio pubblico. Grazie alle interviste a Daniele Manacorda, Alberto Angela, Cinzia Dal Maso, Valerio Massimo Manfredi e altri importanti protagonisti nella divulgazione dell'antico per mezzo dei grandi media, si cercherà di far luce sul ruolo dell'archeologo nella società contemporanea, su come il grande pubblico vede la figura di questo ricercatore e sull'ormai consolidata tendenza dei media a sradicarne il ruolo in un'ottica cinematografica e fantasiosa. Da qui le difficoltà legate alla comunicazione archeologica didattico-divulgativa nel caso del media televisivo – e l'influenza di questo nell'immaginario collettivo – e il ruolo delle riviste specializzate, sempre più indirizzate ad un pubblico di esperti del settore o amanti della materia. A conclusione della ricerca si cercherà di delineare un ipotetico futuro per questo tipo di divulgazione.
Archeologia e Media: La scienza archeologica nei programmi televisivi e nelle riviste divulgative specializzate.
Coletto, Eva
2015/2016
Abstract
Quanto è importante comunicare l'antico nella società contemporanea? A chi spetta il ruolo di portare alla conoscenza del grande pubblico tale disciplina? Il progetto di ricerca si pone come obbiettivo quello di indagare la comunicazione della scienza archeologica in Italia tramite i media editoriali e televisivi in quanto strumenti alla portata del più ampio pubblico. Grazie alle interviste a Daniele Manacorda, Alberto Angela, Cinzia Dal Maso, Valerio Massimo Manfredi e altri importanti protagonisti nella divulgazione dell'antico per mezzo dei grandi media, si cercherà di far luce sul ruolo dell'archeologo nella società contemporanea, su come il grande pubblico vede la figura di questo ricercatore e sull'ormai consolidata tendenza dei media a sradicarne il ruolo in un'ottica cinematografica e fantasiosa. Da qui le difficoltà legate alla comunicazione archeologica didattico-divulgativa nel caso del media televisivo – e l'influenza di questo nell'immaginario collettivo – e il ruolo delle riviste specializzate, sempre più indirizzate ad un pubblico di esperti del settore o amanti della materia. A conclusione della ricerca si cercherà di delineare un ipotetico futuro per questo tipo di divulgazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20683