In questa ricerca scientifica vengono sperimentati additivi innovativi con funzionalità antifungine per prodotti attinenti al settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, in particolare per protettivi da applicare sulla superficie lapidea di interesse storico-artistico e pitture per intonaci da interno ed esterno. L’attività antifungina degli additivi sperimentati consiste nell’inibire la proliferazione dell’attacco biologico delle specie fungine Cladosporium e Penicillium chrysogenum, salvaguardando nel tempo il manufatto e gli intonaci dai fenomeni di biodeterioramento, e riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale ed i rispettivi rischi tossicologici per l’operatore e per chi ci vive, le cui sintesi ed analisi chimico-fisiche si basano sul confronto con gli additivi organici già presenti in commercio. L’obbiettivo delle prove è la valutazione dell’efficacia e stabilità dei diversi additivi sintetizzati in laboratorio a base di nanoparticelle inorganiche, confrontando prove in laboratorio e direttamente sui manufatti lapidei esposti in ambiente esterno, monitorando e studiandone la morfologia del supporto a seguito dell’applicazione del prodotto sperimentato, la stabilità cromatica, chimica, fisica e attività antifungina ottimale per la salvaguardia dei Beni Culturali. La ricerca dunque si concentra sullo studio dell’attività antifungina di additivi a base di nanoparticelle inorganiche con specifiche proprietà chimico-fisiche, sviluppando le indagini su campioni che interessano il settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, con l’obbiettivo di eseguire una sperimentazione scientifica multidisciplinare, su cui sono state studiate ed unite teorie e sperimentazioni riguardanti l’ambito del restauro, della microbiologia, delle nanotecnologie e della ecotossicologia.

DETERMINAZIONE DELL’ATTIVITA’ ANTIFUNGINA DI MATERIALI NANOSTRUTTURATI PER SOLUZIONI INNOVATIVE NELLA SALVAGUARDIA DEI BENI CULTURALI

Rossitto, Carlotta
2015/2016

Abstract

In questa ricerca scientifica vengono sperimentati additivi innovativi con funzionalità antifungine per prodotti attinenti al settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, in particolare per protettivi da applicare sulla superficie lapidea di interesse storico-artistico e pitture per intonaci da interno ed esterno. L’attività antifungina degli additivi sperimentati consiste nell’inibire la proliferazione dell’attacco biologico delle specie fungine Cladosporium e Penicillium chrysogenum, salvaguardando nel tempo il manufatto e gli intonaci dai fenomeni di biodeterioramento, e riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale ed i rispettivi rischi tossicologici per l’operatore e per chi ci vive, le cui sintesi ed analisi chimico-fisiche si basano sul confronto con gli additivi organici già presenti in commercio. L’obbiettivo delle prove è la valutazione dell’efficacia e stabilità dei diversi additivi sintetizzati in laboratorio a base di nanoparticelle inorganiche, confrontando prove in laboratorio e direttamente sui manufatti lapidei esposti in ambiente esterno, monitorando e studiandone la morfologia del supporto a seguito dell’applicazione del prodotto sperimentato, la stabilità cromatica, chimica, fisica e attività antifungina ottimale per la salvaguardia dei Beni Culturali. La ricerca dunque si concentra sullo studio dell’attività antifungina di additivi a base di nanoparticelle inorganiche con specifiche proprietà chimico-fisiche, sviluppando le indagini su campioni che interessano il settore dei Beni Culturali e dell’Edilizia, con l’obbiettivo di eseguire una sperimentazione scientifica multidisciplinare, su cui sono state studiate ed unite teorie e sperimentazioni riguardanti l’ambito del restauro, della microbiologia, delle nanotecnologie e della ecotossicologia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20648