Questo lavoro mira ad analizzare la lingua degli Iamata di Epidauro. Si tratta di quattro stele risalenti alla seconda metà del IV secolo a.C. ca. che raccolgono circa settanta racconti di guarigioni miracolose operate da Asclepio; purtroppo i racconti non sono completamente leggibili per il cattivo stato di conservazione di alcune di esse. In primo luogo si procederà alla descrizione delle scelte fonetiche e morfologiche di questi testi, prestando particolare attenzione al rapporto tra il dialetto dorico di Epidauro e le incursioni di koinè: i testi infatti si dimostrano particolarmente permeabili alle novità linguistiche. Saranno anche considerate le particolarità sintattiche: verranno commentate le anomalie e proposti alcuni raffronti, ad esempio con i racconti di sogni Erodotei o la sintassi delle Epidemie ippocratiche. Successivamente verranno presi in considerazione le fonti e i saperi che sono confluiti nei racconti attraverso l’individuazione e il commento delle espressioni formulari e dei “termini tecnici” presenti nei testi, come ad esempio quelli legati al sapere medico o all’ambito del sogno e della visione. Infine verrà considerato il gusto per la narrazione che caratterizza i racconti, che talvolta mostrano anche una volontà di intrattenere il lettore; a tal fine verranno proposti alcuni confronti con testi della tradizione letteraria che condividono questo proposito.

La lingua degli Iamata di Epidauro

Gregis, Gaia
2015/2016

Abstract

Questo lavoro mira ad analizzare la lingua degli Iamata di Epidauro. Si tratta di quattro stele risalenti alla seconda metà del IV secolo a.C. ca. che raccolgono circa settanta racconti di guarigioni miracolose operate da Asclepio; purtroppo i racconti non sono completamente leggibili per il cattivo stato di conservazione di alcune di esse. In primo luogo si procederà alla descrizione delle scelte fonetiche e morfologiche di questi testi, prestando particolare attenzione al rapporto tra il dialetto dorico di Epidauro e le incursioni di koinè: i testi infatti si dimostrano particolarmente permeabili alle novità linguistiche. Saranno anche considerate le particolarità sintattiche: verranno commentate le anomalie e proposti alcuni raffronti, ad esempio con i racconti di sogni Erodotei o la sintassi delle Epidemie ippocratiche. Successivamente verranno presi in considerazione le fonti e i saperi che sono confluiti nei racconti attraverso l’individuazione e il commento delle espressioni formulari e dei “termini tecnici” presenti nei testi, come ad esempio quelli legati al sapere medico o all’ambito del sogno e della visione. Infine verrà considerato il gusto per la narrazione che caratterizza i racconti, che talvolta mostrano anche una volontà di intrattenere il lettore; a tal fine verranno proposti alcuni confronti con testi della tradizione letteraria che condividono questo proposito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20628