Il presente lavoro si concentra sull’attività narrativa di un grande poeta del Novecento, Giorgio Caproni, con uno sguardo rivolto anche alle prose critiche contenute nella raccolta La scatola nera. Nel primo capitolo viene ricostruito il percorso che ha portato Caproni dalla pubblicazione su rivista di alcuni racconti giovanili, all'ideazione di un romanzo dal titolo La dimissione (che rimarrà incompiuto), fino all'edizione del Labirinto (1984), unica raccolta di prose narrative pubblicata in vita dall’autore. Dal secondo capitolo in poi, la tesi si focalizza sull’analisi dettagliata dei tre racconti che compongono la raccolta: Giorni aperti, Il labirinto e Il gelo della mattina, restituendo contesto, datazione e richiami alla poesia, della quale ogni prosa anticipa o riprende immagini, suggestioni e temi caratteristici che accomunano il narratore al poeta. Ci si sofferma inoltre sull’analisi degli otto capitoli de La dimissione, necessaria per poter interpretare Il gelo della mattina, progettato da Caproni per essere la conclusione del romanzo. L’ultimo capitolo della tesi si propone di analizzare i Versi livornesi, sezione della raccolta Il seme del piangere (1959), evidenziando l’attitudine caproniana a raccontare in versi e considerando ogni componimento come parte di un vero e proprio romanzo. Infine si avanza un’ipotesi interpretativa riguardo la conclusione dei Versi livornesi, nata dal confronto tra prosa e poesia.
«Del racconto però mi è sempre rimasta la nostalgia»: Giorgio Caproni narratore
Pasqualotto, Lucia
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro si concentra sull’attività narrativa di un grande poeta del Novecento, Giorgio Caproni, con uno sguardo rivolto anche alle prose critiche contenute nella raccolta La scatola nera. Nel primo capitolo viene ricostruito il percorso che ha portato Caproni dalla pubblicazione su rivista di alcuni racconti giovanili, all'ideazione di un romanzo dal titolo La dimissione (che rimarrà incompiuto), fino all'edizione del Labirinto (1984), unica raccolta di prose narrative pubblicata in vita dall’autore. Dal secondo capitolo in poi, la tesi si focalizza sull’analisi dettagliata dei tre racconti che compongono la raccolta: Giorni aperti, Il labirinto e Il gelo della mattina, restituendo contesto, datazione e richiami alla poesia, della quale ogni prosa anticipa o riprende immagini, suggestioni e temi caratteristici che accomunano il narratore al poeta. Ci si sofferma inoltre sull’analisi degli otto capitoli de La dimissione, necessaria per poter interpretare Il gelo della mattina, progettato da Caproni per essere la conclusione del romanzo. L’ultimo capitolo della tesi si propone di analizzare i Versi livornesi, sezione della raccolta Il seme del piangere (1959), evidenziando l’attitudine caproniana a raccontare in versi e considerando ogni componimento come parte di un vero e proprio romanzo. Infine si avanza un’ipotesi interpretativa riguardo la conclusione dei Versi livornesi, nata dal confronto tra prosa e poesia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20614